Il movimento civico “Cambiamo aria” parteciperà alla commissione sulle cementerie

La decisione dopo la lettera di Buzzi-Unicem al sindaco Lunghi. Il gruppo stilerà un documento da sottoporre alla commissione e al Consiglio. Nel frattempo riparte la mobilitazione collettiva

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L’assemblea del movimento, giovedì sera al parco Buzzaccarini

MONSELICE. Il movimento civico no Css “Cambiamo aria” parteciperà alla commissione consiliare sulle cementerie, istituita durante il Consiglio comunale dello scorso 28 settembre. La decisione è stata presa durante l’assemblea del gruppo, tenutasi giovedì sera al parco Buzzaccarini di Monselice: «Pur rilevando che il passaggio è avvenuto senza alcuna comunicazione, consultazione o coinvolgimento, si è deciso di partecipare non tanto come esponenti dei singoli comitati, ma come espressione del movimento civico» spiegano da “Cambiamo aria”. I rappresentanti designati dal gruppo potranno presenziare e contribuire con proposte e interventi all’attività della commissione, formata da sette consiglieri comunali, quattro di maggioranza (Santino Bozza, Francesco Fontana, Carlo Guglielmo, Barbara Soloni) e tre per la minoranza (Andrea Bernardini, Fabio Conte e Rino Biscaro), gli unici con diritto di voto. Il presidente dell’organismo sarà eletto durante la prima seduta.

«Chiederemo l’allargamento alla partecipazione degli enti che possono giocare un ruolo decisivo nella vicenda, in particolare la Regione, la Provincia e il Parco dei Colli Euganei» fanno sapere dal movimento civico, che stilerà un documento da sottoporre prima alla commissione e poi all’intero Consiglio, «dove far emergere che non è più tollerabile dalla collettività il carico inquinante prodotto da questo impianto collocato a ridosso di scuole e centro storico, indipendentemente dal combustibile utilizzato. Un Consiglio comunale aperto, dove tutti i soggetti abbiano la possibilità di esprimere il loro punto di vista, gruppo Buzzi compreso, che avrà così l’occasione di spiegare direttamente i contenuti della lettera trasmessa al sindaco».

Particolare preoccupazione, infatti, ha suscitato la lettera scritta da Buzzi-Unicem al primo cittadino Francesco Lunghi, in cui il gruppo proprietario della cementeria indica nella data del 13 settembre 2029 la scadenza dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) dello stabilimento. «Non esiste nessun provvedimento normativo che consenta l’automatismo del rinnovo. L’Aia in vigore scade nel 2021 e il suo rinnovo è nelle competenze della Provincia e dei pareri di vari enti, tra i quali il Comune di Monselice» sottolineano i membri di “Cambiamo aria”, secondo cui l’indagine sui rifiuti pericolosi di Ilva ed Enelche ha portato i sigilli anche alla Cementir di Taranto e a 31 indagati, e l’ingresso al 50% di Buzzi-Unicem in EcoTrade, compagnia specializzata nella fornitura di ceneri di carbone provenienti da centrali elettriche e loppe di altoforno prodotte dalle acciaierie, sono due eventi pericolosamente correlati.

«Questo impone di prendere in considerazione una revisione dell’attuale Aia, che consente alla cementeria di Monselice di utilizzare e smaltire nella miscela del cemento ben 225 mila tonnellate all’anno ​d​i ​ceneri e gessi chimici». Il movimento ha annunciato la ripresa delle mobilitazioni per sabato 14 ottobre alle 15.30, con un sit-in a microfono aperto nell’area antistante al municipio di Monselice: «L’obiettivo è arrivare allo spegnimento dei forni nel 2021, costruendo nel contempo tutti i passaggi necessari per garantire adeguate tutele e ricollocazioni dei lavoratori oggi impiegati. Questo territorio ha già dato e il nuovo acquirente dovrà farsi carico di questa pesante eredità».