
Sale la tensione a Monselice sul caso dei settanta profughi ospitati presso il Venetian Hostel. Stamattina all’interno del parco giochi del quartiere Costa Calcinara è apparso uno striscione firmato Forza Nuova, che recitava: “Il parco è dei bambini, fuori i clandestini”. L’eco della scritta, immediatamente rimossa dai carabinieri, è rimbalzata anche sui social, dove ha subito scatenato opposte reazioni tra gli utenti.
Il parco, trovandosi nei pressi dell’ostello, è frequentato dai giovani africani, che spesso amano improvvisare partite di calcio tra di loro. Una presenza che fa storcere il naso a più di qualcuno, alimentando la percezione secondo cui i profughi sarebbero persone oziose mantenute con i soldi dei cittadini italiani, ree per di più di “rubare” spazi ai bimbi monselicensi. Il che è vero fino a un certo punto visto che ai profughi, in fuga da guerra e morte, sono assegnati fondi dell’Unione Europea. A gettare benzina sul fuoco ci aveva comunque pensato il leader della Lega Matteo Salvini che lo scorso 13 marzo, accompagnato dal segretario della circoscrizione locale del Carroccio Emanuele Rosina, si era recato in visita al Venetian Hostel. “Destinare a loro uno spazio come questo? Un delitto” aveva detto Salvini, aggiungendo che l’ostello “dovrebbe essere a disposizione dei turisti, quelli veri.”
Nel frattempo sul tema si muove anche il Pd locale. Giovedì 2 aprile alle ore 18 presso l’Hotel Blue Dream di Monselice avrà luogo l’incontro “Immigrazione tra accoglienza e sicurezza” nel corso del quale interverrà, tra gli altri, Emanele Fiano, responsabile nazionale del Partito Democratico per la sicurezza. Il 18 marzo, invece, i dem avevano avanzato su Facebook una proposta: sulla scia di un recente percorso avviato a Rovereto (TN) dalla giunta di centrosinistra, coinvolgere i settanta africani in lavori socialmente utili per favorire la loro integrazione. In questo modo si interromperebbe lo stato di isolamento in cui i giovani ospiti versano attualmente, condizione “ulteriormente intristita dai sentimenti di disagio che molti monselicensi esternano nei loro confronti.” L’idea, condivisa anche dal Movimento 5 Stelle, prevederebbe il coinvolgimento delle associazioni cittadine “in un’ottica di dialogo e conoscenza reciproca”, con l’impiego dei profughi in attività di pulitura delle strade, cura del verde e manutenzione di edifici pubblici.