Monselice, Consiglio Comunale sospeso: sul Pat alla maggioranza manca il numero legale

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Sebbene quella di lunedì fosse l’ultima seduta del Consiglio Comunale eletto nel Maggio del 2009, com’era ipotizzabile scintille e colpi di scena non sono mancati.

Al centro della discussione l’approvazione del Pat, il Piano di Assetto del Territorio, necessario per pianificare e regolamentare interventi futuri in materia urbanistica che, dopo anni di diatribe politiche e rinvii, sembra esser giunta alla sua naturale conclusione procedurale.

Già nella parte iniziale del consiglio inizia la bagarre, con i forti attacchi dell’opposizione rivolti al sindaco che, quasi in maniera sistematica, decide di non rispondere direttamente ad interrogazioni e interpellanze dei consiglieri; da una parte e dall’altra volano le classiche accuse “questa è solo campagna elettorale!”.

Ma è nelle due ore successive, impiegate per presentazione, interventi e voto sul progetto di pianificazione che gli animi si scaldano ulteriormente.

Numerosi i dubbi e le perplessità sollevati sui contenuti e sulla forma del progetto; su tutti il ripetuto attacco all’Amministrazione colpevole, secondo i consiglieri di minoranza, di aver agito velocemente a poche settimane dalla tornata elettorale, senza concedere tempo per analizzare i manufatti, e quasi con il preciso scopo di accontentare qualcuno.

“Potremmo quasi parlare di voto di scambio” attacca Drago “di fronte a questa fretta di approvare un progetto ancor prima che ci siano a disposizione le relative leggi regionali inerenti”; dello stesso parere il consigliere di Nuova Monselice Miazzi che continua “molti dei provvedimenti inseriti sembrano avere già finalità precise, come lo spostamento della zona edificabile dal vecchio ospedale alla zona antistante il nuovo polo di Ca Oddo che comporterebbe ulteriore consumo di suolo, o la proposta per la riconversione del sito Italcementi con il circostante bosco di pianura che farebbe pensare a un possibile cogeneratore direttamente rifornito dal cippato della nuova artificiale area verde”. Ad attaccare le intenzioni dell’ Amministrazione anche il consigliere Udc Peraro che accusa di voler creare nuovi poli commerciali che si allontanano da Monselice, causando ulteriori perdite per la vitalità e gli esercizi del centro.

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Dopo continui botta e risposta, anche preludio dell’accesa campagna elettorale ormai alle porte, la replica finale del sindaco in dichiarazione di voto “mi rendo conto che molti tra coloro che sono intervenuti sta sera sono ignoranti e non sanno nemmeno cosa sia il Pat; esso rappresenta un passaggio fondamentale per la città e le scelte future,anche in materia di tutela del territorio”.

Tra i toni accesi e la tensione si vota; ed ecco il colpo di scena: alla votazione deve astenersi De Angeli (maggioranza) per conflitto d’interesse, mentre sono assenti Conte (ormai da mesi scomparso da palazzo Tortorini) e Strada (Udc); durante la discussione però senza evidentemente dare nell’occhio si defila anche Perin, lasciando la maggioranza con 10 effettivi; della situazione si rendono conto i consiglieri d opposizione che al momento del voto decidono di allontanarsi dai banchi del consiglio, facendo così venir meno il numero legale e costringendo la sospensione del consiglio e di conseguenza l’approvazione del Pat, ma soprattutto sferrando un deciso colpo politico a Lunghi, tacciato, ora in maniera evidente, “di non avere nemmeno i numeri in consiglio”.

Tutto rimandato solo di qualche ora comunque, già sta sera, in seconda seduta, verrà ripetuta la votazione, per la quale basterà la presenza di 7 consiglieri, e si potrà proseguire con la discussione dei rimanenti punti all’ ordine del giorno, tra i quali una mozione del centro sinistra relativa al già molto discusso biodigestore di S.Bortolo.

Luca Bernardini