L’eurodeputata De Monte in visita a Montagnana: «Serve un’offerta più moderna»

La parlamentare europea del Pd ha visitato la città murata in compagnia della deputata Gessica Rostellato: «Il turismo di massa richiede cultura e identità locale, ma anche spettacolo»

0
2436

MONTAGNANA. «Montagnana è una città dalle immense potenzialità turistiche, ma che necessita di interventi che ne accrescano l’interesse». Questa l’analisi dell’eurodeputata del Partito Democratico, Isabella De Monte, a conclusione della sua visita di venerdì scorso alla città murata. Il percorso ha riguardato la parte est delle mura trecentesche, il mastio, il Duomo e il noto prosciuttificio di Attilio Fontana, azienda che da quasi cento anni rappresenta la produzione cittadina.

Secondo la parlamentare europea, l’offerta turistica di Montagnana andrebbe aggiornata: «Bisognerebbe creare dei motivi di interesse. La storia, purtroppo, rientra nella curiosità di una piccola élite di turisti. Oggi le tecnologie danno la possibilità di far rivivere anche virtualmente il passato di queste mura e ciò potrebbe attirare anche il turismo di massa, che certo chiede cultura e identità locale, ma anche spettacolo» racconta De Monte. «È necessario poi lavorare sui percorsi, organizzando itinerari con altre città simili di altre regioni o di altri paesi europei, in modo da creare veri e propri viaggi nel tempo rappresentato dalle città storiche. Creando delle nuove direttrici del turismo è possibile spostare in campagna quell’enorme flusso di presenze che ogni anno investe il Veneto, ma che si concentra quasi esclusivamente a Venezia, a Cortina o sul lago di Garda. In Veneto non esiste il problema degli arrivi, ma quello di distribuirli sull’intero territorio regionale».

«È per questo – ha aggiunto la deputata Gessica Rostellato, l’altra esponente del Pd presente venerdì a Montagnana – che anche la Regione dovrebbe fare la sua parte. Invece la Bassa Padovana e il Polesine sono trascurati quasi sotto ogni punto di vista. Una parte del lavoro dev’essere fatta anche dal territorio, il turismo può e deve rappresentare una voce importante nell’economia di un’area al cui interno si trovano tre città murate, un Parco Colli, un’area termale attrezzata per la ricezione alberghiera e l’area umida più grande d’Europa, il Parco del Delta del Po, di recente riconosciuto come riserva della biosfera». «Serve che questa parte del Veneto lavori assieme, che faccia sinergia sia per la promozione, sia per l’elaborazione dei progetti» ha concluso De Monte. «È sempre più necessario superare lo spontaneismo e il desiderio di “far da soli” di questi luoghi, per presentarsi con un’offerta ben strutturata e moderna. Le opportunità ci sono».