Le undici proposte del comitato Giarre al sindaco Barbierato

L'agenda di richieste per la frazione è stata presentata al primo cittadino nei giorni scorsi. L'elenco comprende la dotazione di servizi come ambulatorio e scuolabus e lo spostamento della ditta Pistorello

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ABANO TERME. Undici proposte per migliorare Giarre. Sono quelle che il comitato Giarre ha presentato nei giorni scorsi al sindaco Federico Barbierato, durante un incontro avvenuto tra le parti. Il meeting con il primo cittadino è servito a riaffermare la continuità dell’impegno dell’associazione, che ormai dal 2011 si è fatta portavoce delle istanze provenienti dalla frazione aponense; l’agenda di richieste consegnata a Barbierato è in pratica la sintesi delle idee elaborate in questi anni dal gruppo di residenti.

L’elenco di proposte include la dotazione di servizi essenziali per una comunità come un ambulatorio, uno scuolabus, trasporti e spazi comunitari per le associazioni, lo spostamento dell’attività della ditta Pistorello – le lamentele riguardano il traffico di mezzi pesanti direttamente collegato all’impresa edile -, la cancellazione dal Pat della nuova strada che collega l’azienda in questione a via Roveri, il ripristino a suolo agricolo dell’area piscine termali di via Roveri, la ciclo-pedonalizzazione via Lungo Argine, la messa in sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali di via Romana, la moderazione del traffico in via Ponte della Fabbrica e in via Giarre, l’eliminazione del parcheggio auto nell’area alberata della piazza della frazione, la creazione di una mini-isola pedonale temporanea davanti alle scuole negli orari di ingresso e uscita, la costruzione di piccole rotatorie agli incroci tra via Giarre e le vie Roveri, dei Tigli e Sabbioni e l’installazione di bande di rallentamento con limitazioni della velocità a 30 chilometri orari nel sottopasso di via Sabbioni.

«Riteniamo che tali proposte contribuiscano a una visione di quartiere rurale dotato di servizi essenziali e che possano rafforzare la coesione sociale. Siamo consapevoli che alcune proposte, se accolte, richiederebbero tempi di attuazione che vanno oltre la durata di un’amministrazione» ammette il comitato, secondo cui la maggior parte delle istanze possono comunque essere realizzate senza richiedere «un piccolo impegno economico e organizzativo, fattibili in tempi brevi come primi interventi di progetti più ampi, che però darebbero subito un significativo miglioramento alla sicurezza, in particolare per le persone più vulnerabili».