Estate impegnativa e molto calda per il governo Renzi che sarà impegnato nel semestre italiano di presidenza e nell’approvazione della tanto attesa Riforma del Senato.
Novità importanti giungono anche dalla nuova nomina del presidente della Commissione Europea, a seguire gli sviluppi dello scandalo Mose e le decisioni nell’ambito dell’immigrazione.
Jean-Claude Juncker futuro presidente della Commissione europea
Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, qualche giorno fa, ha twittato:“La decisione è presa. Il Consiglio europeo propone Jean-Claude Juncker come prossimo presidente della Commissione europea“. La nomina è stata decisa dal Consiglio europeo tramite un voto a maggioranza qualificata: sono 26 i Paesi ad aver espresso la propria fiducia e solo Gran Bretagna e Ungheria si sono viste contrarie alla designazione. Ma la nomina formale di Junker avverà solo dopo l’approvazione da parte dell’ assemblea di Strasburgo che si riunirà il 16 luglio a Bruxelles.
L’ok alla nomina di Junker viene anche da Matteo Renzi “ma solo se c’è un documento chiaro che indichi dove vuole andare l’Europa” dice lo stesso premier che sottolinea l’importanza di puntare alla crescita economica dell’Europa. Renzi ha continuato dicendo: “Se vogliamo bene all’Europa, dobbiamo darci una smossa e occuparci di più di crescita e occupazione […] Serve di più un’Europa delle famiglie non un’Europa della burocrazia”.
1LUGLIO: inizia il semestre italiano di presidenza dell’Ue
«Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa, avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto? Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza”
Queste le parole con cui Matteo Renzi ha esordito il giorno 1 Luglio, giornata che ha dato il via al semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, l’undicesimo dal 1959 ad oggi.
In questo semestre il governo Renzi seguirà un linea politica dettata da tre obiettivi fondamentali: crescita, occupazione e immigrazione. Il governo dovrà portare all’attenzione dell’UE il rilancio della crescita economica, la creazione di posti di lavoro rivolti soprattutto ai giovani e una gestione migliore e collaborativa del fenomeno delle migrazioni verso l’Europa. Non sono solo queste le novità del nuovo semestre italiano, infatti l’UE, dopo l’affermazione dei movimenti euroscettici di maggio, cercherà di apportare dei cambiamenti puntando proprio sul rilancio economico e politico.
Inoltre il 16 e 17 luglio i capi dei 28 Paesi si incontreranno con l’obiettivo di redigere la lista dei nuovi 25 commissari.
Il semestre italiano sarà anche all’insegna del risparmio, infatti il governo italiano prevede di spendere 68 milioni di euro a fronte dei 170 spesi durante l’ultimo semestre francese.
Riforma del Senato: inizia l’iter del nuovo Ddl
«È stata trovata la quadra: sono stato depositati gli emendamenti alla riforma costituzionale che quindi è in grado di partire serenamente. Chi l’ha dura la vince!” Un euforico Calderoli, annuncia così la deposizione degli emendamenti che dovranno essere approvati in questa settimana.
Il 29 giugno è cominciato il lungo percorso del nuovo disegno di legge, il cui obiettivo sarà quello di trasformare Palazzo Madama e che vedrà l’approdo in Aula al Senato il 9luglio. A scrutinio iniziato sono stati approvati alcuni degli emendamenti redatti dai relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, in primis quello per cui il Parlamento si comporrà di Camera dei deputati e Senato della Repubblica, a seguire il subemendamento per cui saranno 5 i senatori di nomina presidenziale in carica per 7 anni (non rinominabili). L’8 luglio sarà il termine definitivo per l ‘esame degli emendamenti, che ha dato l’ok per la reintroduzione dell’immunità parlamentare per i nuovi senatori, riconoscendola inizialmente solo ai deputati, nonostante il testo del Governo ne prevedesse la l’eliminazione.
La reintroduzione dell’immunità ha potuto contare su “una maggioranza molto larga. Anche Forza Italia e Lega hanno votato a favore” queste le affermazioni del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Anche il PD si è dimostrato favorevole così come Forza Italia, Ncd, Scelta civica, Popolari e Lega Nord, contrari invece gli esponenti del M5S .Secondo il pentastellato Giovanni Endrizzi l’immunità è stata reintrodotta «senza nemmeno sapere se i membri del Senato della Repubblica saranno eletti dai cittadini oppure nominati dalle segreterie di partito[…] Ora, che a questa politica si mantenga il privilegio dell’immunità parlamentare totale è uno sfregio al dialogo con i cittadini».
Contrario anche Sel mentre Augusto Minzolini (Fi) si è astenuto.
Dopo il meeting organizzato qualche settimana fa tra Renzi e i pentastellati, nel quale si è discusso delle riforme e in cui si è cercato di fissare i paletti, arriva in questi giorni un tweet dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio con il quale invita Matteo Renzi ad un secondo incontro.
Aumenta anche il numero dei senatori dissidenti. Saranno 20 quelli che in Aula voteranno a favore di un Senato elettivo, l’ultimo d aggiungersi è stato Antonio Azzollini, di Ncd, presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
Scandalo Mose: respinto il patteggiamento
Viene respinta dal giudice per l’udienza preliminare, Massimo Vicinanza, la richiesta di patteggiamento proposta dai legali dell’ ormai ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni coinvolto nello scandalo Mose. “La pena è incongrua rispetto alla gravità dei fatti” queste le affermazioni del giudice dopo aver esaminato il caso e il tentativo di patteggiamento a quattro mesi di reclusione e 15 mila euro di multa.
Il giudice Vicinanza sottolinea come non si possa fare a meno di un’ analisi ”dell’atteggiamento processuale dell’indagato e del venir meno della carica che egli ricopriva quando è stata adottata la misura cautelare” e continua poi affermando che la condotta dell’ex sindaco è grave “sia per l’entità del contributo illecito ricevuto, sia per la provenienza soggettiva e oggettiva del denaro, sia per l’inevitabile rischio per la corretta gestione della cosa pubblica che ha comportato l’aver ricevuto ingenti somme”.
Emergenza sbarchi
Si contano ormai sempre più vittime, trenta solo domenica scorsa, di un viaggio inumano che possiamo catalogare come un vero e proprio commercio di esseri umani. La speranza che si prendano delle decisioni immediate ed efficaci viene dall’inizio del semestre italiano, periodo in cui il governo ha dichiarato che si occuperà di immigrazione e di sbarchi.
Il commissario agli affari interni Cecilia Malstrom ha affermato che l’UE si impegnerà a contribuire maggiormente dal punto di vista finanziario, «stiamo rendendo disponibili 4 milioni nell’ambito dell’assistenza all’emergenza per l’Italia e stiamo cercando le strade per contribuire ancora di più, nell’ambito delle risorse disponibili, per finanziare gli sforzi italiani di ospitare i migranti e i rifugiati nel loro territorio». Anche da Juncker, prossimo presidente della Commissione Europea, giunge l ‘impegno nei confronti del grave problema dell’immigrazione. Il nuovo presidente infatti ha dichiarato che inserirà un commissario dedicato alle migrazioni nel nuovo Esecutivo.
Per quanto riguarda la Germania, Il presidente Joachim Gauck dichiara “I profughi che approdano in Italia o a Malta non sono un problema solo dell’Italia o di Malta[…] Una cosa non dovremmo fare,presentare il conto agli altri di quel che devono fare prima di esserci mossi noi”.
Dura la replica del portavoce del governo tedesco secondo il quale la Germania si assume già le proprie responsabilità in merito al problema dell’immigrazione.
Addio al Giudice di Pace
Sabato 29 giugno l’ufficio per le cause minori abbandona la città di Este. Annualmente costava 160 mila euro e i comuni minori si sono detti contrari a rinnovare il servizio, da qui la decisione dei sindaci Piva e Borghesan di chiudere l’ufficio del giudice di pace.
Ma da questa notizia è scaturita anche la polemica tra il consigliere delle Civiche d’Este Andrea Quadarella e il consigliere leghista Carlo Zaramella; polemica che sembrerebbe essere nata in Facebook nel gruppo “Este Padova Italy”. Nella discussione, in merito alla chiusura dell’ufficio del Gdp e il rifiuto da parte di alcuni comuni più piccoli di rinnovare il servizio, sarebbero emersi toni piuttosto accesi con i quali Quadarella avrebbe definito “schifosi parassiti costosi e amministrati da degli irresponsabili folli” i comuni limitrofi più piccoli. Dal canto suo la Lega ha contestato questo comportamento irrispettoso e poco educato, affermando che è giusto denunciare ma sempre nel pieno rispetto degli altri. Non si sono fatte attendere le scuse del giovane consigliere Quadarella.
Questa settimana ho avuto l’onore di curare per la prima volta la rubrica Italian Outlook solitamente gestita da tre membri di Estensione molto interessati e appassionati di politica, spero di esserne stata all’altezza.
Eleonora Zerbetto