Si è conclusa una settimana politica assai tesa per il nostro Paese, in particolar modo per la nostra Regione. Dal Plebiscito on-line sull’Indipendenza Veneta, all’incontro di Berlino Renzi-Merkel, dall’annuncio di Silvio Berlusconi per una sua candidatura in vista delle Europee, all’annessione russa della Crimea. Quest’ultimo fatto dimostra inequivocabilmente come oramai la politica stato-centrica abbia perso notevolmente di importanza, a vantaggio della politica di Multilevel Governance, ovvero della politica delle Organizzazioni Internazionali. Ciò pone delle importanti questioni: si può ancora parlare di Sovranità degli Stati ? Ha senso parlare di autodeterminazione dei Popoli, del Principio di Nazionalità? E se sì, perché? La situazione Internazionale è molto complicata.
INCONTRO RENZI-MERKEL: “BASTA RIGORE, ORA CRESCITA”
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Sono rimasta veramente impressionata, si tratta di un cambiamento strutturale», ha detto Merkel nella conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio al termine del vertice. «Abbiamo esaminato tutti gli aspetti delle riforme e devo dire che gli auguro molta fortuna e coraggio, è un messaggio di cui ci rallegriamo tutti», ha aggiunto la cancelliera. Le riforme proposte dal governo Renzi in materia di lavoro «vanno nel verso giusto», ha poi rilevato Merkel sottolineando. Le riforme possono portare ottimismo, ma anche malumore» e nella loro fase iniziale, il percorso è «difficile», ha affermato ancora la cancelliera.Renzi ha detto che le regole del patto di stabilità hanno validità.
BERLUSCONI: “VOGLIO CANDIDARMI PER LE EUROPEE“
«Se sarà possibile, sarò felice di essere in campo nelle 5 circoscrizioni, che sempre mi hanno dato tra i 600 ed i 700.000 voti ciascuna. Spero di poter avere velocemente una risposta dalla Corte europea». Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando di una sua possibile candidatura alle europee.
La possibilità che Silvio Berlusconi possa essere candidato alle elezioni europee come capolista nelle cinque circoscrizioni italiane è sempre più complicata. A gelare le aspettative del Cavaliere ci ha pensato Bruxelles, per bocca del commissario per la Giustizia Vivienne Reding: “Non entro in questioni nazionali, ma la normativa europea è molto chiara”. Affermazione che Forza Italia non accoglie bene e alla quale replica con durezza, sia nel sottolineare le ragioni dell’ex premier sia, con Maurizio Gasparri, che spiega: “Non esiste un centrodestra senza Berlusconi”.
IN VENETO CONSULTAZIONE ON-LINE SULLA QUESTIONE DI UN REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA DELLA NOSTRA REGIONE
In soli due giorni ha già raccolto 700mila voti: il referendum per l’indipendenza del Veneto, promosso da Plebiscito.eu, ha superato le più rosee aspettative degli organizzatori, con 430mila voti già nelle prime 15 ore di apertura delle urne. La provincia con la maggiore affluenza è Vicenza, con 182mila voti, seguita da Treviso (179mila), Padova (166mila), Venezia (143mila), Verona (92mila), Belluno (28mila) e Rovigo (29mila).
La domanda alla quale i votanti sono chiamati a rispondere con un “sì” o un “no” è semplice e diretta: “Vuoi tu che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana?”.
Oltre al quesito principale, gli organizzatori della consultazione rivolgono anche altre tre domande agli elettori, nel caso in cui la Serenissima tornasse in vita: se il Veneto, una volta indipendente, debba restare nell’Unione Europea; se debba mantenere l’euro come moneta e se debba far parte della Nato.
Umberto Marsilio