Inquinamento, Andreose: “A Este aria avvelenata”

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(www.greenstyle.it)
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I dati sull’inquinamento a Este sono preoccupanti. Torna a ripeterlo a gran voce Beatrice Andreose, esponente della Lista Civica Arcobaleno. “Il 6 dicembre siamo arrivati a 56 superamenti del limite giornaliero di 50 μg/m3 previsto per le polveri sottili” denuncia l’ex Assessore all’Ambiente, precisando che lo stesso limite per legge non può essere superato più di 35 giorni in un anno. Negative, in particolare, sarebbero le rilevazioni degli ultimi giorni: 78 microgrammi per metrocubo d’aria venerdi 4 dicembre, 72 sabato 5, 62 domenica 6.

“Quest’anno é il peggiore degli ultimi due, in pratica un giorno su tre abbiamo respirato aria avvelenata” spiega la Andreose. Alle polveri sottili, infatti, vanno aggiunti i superamenti del livello di ozono (120μg/m3): ben 57, quando invece ne sarebbero consentiti al massimo 25. “In totale in questi mesi del 2015 fanno 112 giorni di aria inquinata: un quadro allarmante, con danni alla salute dei cittadini, bambini e fasce deboli in primis”. La situazione non è delle più rosee, anche alla luce del rapporto fornito di recente dall’Agenzia europea dell’Ambiente. L’indagine ha evidenziato come tra i 28 Paesi dell’Ue l’Italia sia quello con il maggior numero di morti provocati dall’inquinamento dell’aria: le vittime accertate sono oltre 84 mila su un totale di 491 mila in tutta Europa, e le cause si chiamano micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e ozono. Queste sostanze infatti, favoriscono l’insorgere di malattie respiratorie e cardiovascolari, la diminuzione della funzionalità polmonare e l’aumento delle infezioni.

Andreose lancia un appello: “Manca ancora una ventina di giorni alla fine dell’anno e questi numeri sono destinati a salire. Invito l’amministrazione a una seria e programmata politica sulla mobilità sostenibile. Allarghiamo l’isola pedonale e impegniamoci sul fronte delle piste ciclabili“. A proposito di queste ultime, secondo l’ex assessore a Este “ce ne sono pochissime, versano spesso in stato di abbandono, vengono utilizzate per la sosta selvaggia delle auto o sono interrotte proprio quando sarebbero necessarie. Basti pensare a quella che da via Ca’ Mori porta al Ponte delle Grazie e che si ferma proprio quando sbuca su via Principe Amedeo”.