GRANZE. «Da quando Damiano Fusaro è stato eletto sindaco, i costi della politica del Comune di Granze sono raddoppiati». La pesante accusa arriva da “Cittadini in Comune”, il gruppo di minoranza consiliare formato da Leonardo Martinello, ex sindaco e deputato, Caterina Creti e Stefano Garavello, che nel corso del Consiglio comunale dello scorso 29 settembre ha presentato un’interrogazione sul tema.
«Dal momento dell’insediamento di questa Amministrazione, il 12 giugno 2017, l’indennità lorda percepita dal sindaco è passata da 650,81 a 1.301,47 euro, ossia quanto previsto dalla legge» rivela l’opposizione. «Quando abbiamo chiesto la motivazione, Fusaro ha risposto che dal 10 luglio è disoccupato. Lo riteniamo un fatto molto grave in quanto durante la campagna elettorale ha riferito di essere uno storico, scrittore e professore di un istituto di scuola media; ora sembra che utilizzi la carica di sindaco per farsi uno stipendio».
La mozione di “Cittadini in Comune” chiedeva pertanto la diminuzione dell’80% delle indennità percepite dalla Giunta, composta dal primo cittadino, dal vicesindaco Marco Rossato e dall’assessore Vanni Targa. «Meglio dare questi soldi ai disoccupati o alle famiglie bisognose che quotidianamente si presentano in Comune con grossi problemi economici familiari da affrontare» spiegano i consiglieri di minoranza, che hanno inoltre annunciato la volontà di ridurre simbolicamente a un centesimo di euro il valore del gettone di presenza, chiedendo che la somma risparmiata contribuisca alla creazione di un fondo per il finanziamento di attività associative, culturali e sportive del paese.
«Le indennità per gli amministratori dei Comuni sono disciplinate per legge (art. 1, comma 136 della legge n. 56 del 7 aprile 2014, ndr). Quand’era sindaco o parlamentare Martinello ha mai rinunciato allo stipendio?» replica caustico Fusaro. «Io percepisco l’indennità intera dal momento che faccio il sindaco a tempo pieno e non ho nessun altro lavoro. Vicesindaco e assessore ricevono un’indennità mensile lorda dimezzata, rispettivamente pari a 130,15 e 97,61 euro, essendo percettori di reddito di lavoro subordinato. Rispetto ai tempi dell’amministrazione Martinello, inoltre, noi non chiediamo nessun rimborso extra» chiosa l’attuale primo cittadino granzese.