Fusione, Zaramella attacca Piva: "Non giochi a fare l'inquisitore"

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Foto di repertorio tratta dal profilo Facebook di Carlo Zaramella
Foto di repertorio tratta dal profilo Facebook di Carlo Zaramella

Si infiamma il dibattito sul progetto di fusione tra i comuni di Este e Ospedaletto. A passare all’attacco stavolta è Carlo Zaramella, capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale atestino, noto per aver già espresso in più occasioni alcune perplessità sul tema. Il rappresentante del Carroccio sul suo blog si rivolge direttamente al sindaco Piva, reo di aver bollato come “pregiudizi e difese corporative” le argomentazioni di chi si oppone alla fusione. “Chi dice no a questa opportunità ha paura di veder sfumare la possibilità di ricoprire incarichi di potere” aveva dichiarato il primo cittadino di Este al Gazzettino. “Fra pochi anni la Provincia come la conosciamo oggi sparirà e ci troveremo di fronte al concetto di area vasta. I contatti e i conti si faranno con la Regione, e a quel punto il peso di un Comune più grande si farà sentire eccome”.

Secca la replica di Zaramella. “Chissà se con questo mio intervento entrerò nel voluminoso dossier nel quale vengono inseriti tutti i volantini e le prese di posizione contrarie alla fusione che, stando a quanto afferma la stampa, Piva starebbe alacremente predisponendo” si chiede il leghista, che incalza: “Non si è ancora arrivati alla definizione di un progetto dettagliato ma solo all’illustrazione di una idea progettuale. La stessa commissione paritetica (istituita dai due Comuni per studiare a fondo la questione, ndr) non si riunisce da mesi”. Per Zaramella “Piva farebbe bene, invece di redigere dossier inquisitoriali, a incontrare pubblicamente i cittadini e a confrontarsi con le ragioni del Si e quelle del No”.

Riguardo al peso politico che il territorio guadagnerebbe attraverso la fusione, secondo il consigliere di opposizione esso resta un’incognita, in quanto “le attuali Province non ci saranno più ma in Italia sul cammino delle riforme non scriverebbe una quartina nemmeno Nostradamus“. Non si potrebbe quindi azzardare nessuna previsione fino a quando l’assetto amministrativo-istituzionale del Paese non sarà definito con certezza. Polemica anche sullo slittamento della data del referendum all’autunno dell’anno prossimo: in questo modo, in caso di vittoria del fronte del “Sì”, il nuovo macro Comune entrerebbe in funzione nel febbraio 2016, quando ormai saranno in scadenza i mandati delle amministrazioni di Este ed Ospedaletto. “Forse c’è qualcuno che teme di perdere un anno di esercizio di potere?” si domanda Zaramella.

Intanto in Consiglio la Lega promette battaglia: “Se non sarà Piva a portare il tema nelle appropriate sedi istituzionali lo faremo noi a suon di mozioni e ordini del giorno, per calare nella concretezza il progetto contro chi invece pare preferire non il confronto ma una battaglia ideologica per bande” tuona il consigliere. Che chiosa: “Il sindaco abbandoni i toni demagogici e inquisitoriali, che non si addicono né al suo ruolo, né alla sua posizione specifica sul tema”.
 
La strada per la fusione, adesso, sembra un po’ più in salita.
 
 
Davide Permunian
 
 

 

1 commento

  1. A parte i discorsi a vuoto ,e le sterili prese di posizione,il comune uomo della strada vuole capire i numeri che andrebbero ad evidenziare la necessità della fusione .Personalmente penso che Il dr. Piva abbia messo sul tavolo un progetto che può dare nuove e vantaggiose prospettive ai comuni della bassa,per cui degno di ampia riconoscenza e in anticipo sui tempi.
    Mi dispiace che gruppi come quelli rappresentati dal dr. Zaramella si prestino alla conservazione e all’inefficenza attuale della macchina burocratica.
    Grazie

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