Fusione, le opposizioni in coro: “No allo slittamento delle elezioni”

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este ospedaletto

Il centrodestra tende la mano sulla fusione? Non proprio, a quanto pare. Attraverso un comunicato congiunto le forze d’opposizione di Este e Ospedaletto Euganeo si dicono contrarie alla proposta di “accordo trasversale” avanzata dal primo cittadino ospedalettense Antonio Battistella, che sul Gazzettino aveva lanciato l’idea di posticipare il voto amministrativo per superare le difficoltà della tempistica. “Differentemente da quanto sostenuto dal sindaco, non siamo assolutamente favorevoli a far slittare le elezioni previste per la primavera di quest’anno. Non vogliamo assolutamente ratificare l’operato delle due amministrazioni comunali che governano le nostre città, né le loro gravi responsabilità politiche per aver avviato con enorme ritardo l’iter referendario, esponendo i due enti al rischio commissariamento.”

Nessun assist, dunque, a Piva e a Battistella. Anzi, le opposizioni chiedono ai promotori della fusione di farsi da parte. “I tempi per completare il progetto c’erano e se ci troviamo oggi in questa situazione il ritardo è imputabile solo a loro. Noi lo abbiamo sempre segnalato. Non si possono scaricare adesso le problematiche sul Consiglio regionale. Di fronte a tutto ciò, oggi più che mai le dimissioni dei due sindaci sono un atto dovuto.”

Nella serata di ieri Carlo Zaramella ha rincarato la dose sul suo blog. “La proposta di Battistella è al pari della mela avvelenata della strega di Biancaneve: nasconde i ritardi delle maggioranze sotto una proposta di collaborazione falsa, visto che è stata consegnata alla stampa e non ai consiglieri comunali che l’hanno letta sui giornali. Ho persino pensato per un attimo di avere il cellulare rotto, perché sono abituato a parlare con le persone direttamente: invece nessuna chiamata. Tanto a me, quanto a tutti gli altri.” Per il leader atestino della Lista Tosi le manovre politiche dei due sindaci sarebbero peraltro inutili, in quanto l’approvazione della proposta di legge regionale di fusione spetta ora ai consiglieri regionali, “nel contesto più ampio di tempi tecnici che sono sempre più stringenti.” Infine, l’affondo: “Se Piva e Battistella volevano instaurare un buon rapporto locale, avevano tutto il tempo di farlo in ben quattro anni, tempo che hanno invece e purtroppo sprecato in campagne elettorali personali e roboanti comunicati stampa.”