Fusione Este-Ospedaletto, un rinvio che sa di bocciatura

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(Fonte foto: www.vvox.it)
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Ieri pomeriggio il Consiglio Regionale del Veneto ha rinviato in Commissione il progetto di legge relativo alla richiesta di fusione dei Comuni di Este e Ospedaletto Euganeo. La proposta, avanzata dal consigliere di Forza Italia Massimiliano Barison, è stata approvata con 30 voti a favore e 17 contrari. L’esito della votazione chiude le porte al possibile referendum sulla fusione in primavera: i due Comuni andranno al voto separati, eleggendo ciascuno il proprio sindaco, mentre la proposta di legge tornerà nuovamente in Prima Commissione per un supplemento di istruttoria e di verifica.

«Barison ha evidenziato come il progetto sia stato inviato alla Regione dai due sindaci Piva e Battistella in ritardo, quando avevano tutto il tempo a loro disposizione affinché la procedura fosse rispettata per dare così la possibilità ai cittadini di esprimersi» sottolinea sul proprio profilo Facebook Giacomo Scapin, consigliere comunale di opposizione a Ospedaletto Euganeo e leader del Comitato No Fusione. «La politica regionale ha dimostrato la capacità, il buon senso e la lungimiranza di operare nell’interesse dei cittadini. Questo non si è invece verificato da parte dei due sindaci, che per i loro interessi personali erano disposti a mandare i due Comuni al commissariamento pur di non dare la possibilità ai cittadini di esprimersi con il voto democratico alle prossime amministrative e quindi di sottrarsi al giudizio sul loro operato». Prossime elezioni che secondo il consigliere ospedalettano saranno «il vero referendum sulla proposta di fusione».

Amaro e lapidario il commento dei due sindaci, Giancarlo Piva e Antonio Battistella. «Siamo davanti a una grave lesione del diritto dei cittadini di pronunciarsi sul loro futuro». Sulla stessa linea d’onda i consiglieri regionali del Partito Democratico Claudio Sinigaglia e Piero Ruzzante e la capogruppo Alessandra Moretti. «Non possiamo non essere d’accordo con loro» solidarizzano i dem. «Vigliaccamente, la maggioranza ha scelto di dire no al referendum nascondendosi dietro il rinvio in Commissione. La sovranità deve essere del popolo quando è in ballo il futuro delle comunità locali. Zaia tace e tradisce i cittadini di Este e Ospedaletto togliendo loro la parola di bocca e impedendo loro la possibilità di attivare 18 milioni di incentivi per lo sviluppo del loro territorio. Ciò che è successo in Consiglio oggi è un precedente gravissimo perché invece di esaminare il rispetto della procedura ci si è arrogati di sostituire il giudizio della gente in merito alla fusione. Una brutta, nera, vergognosa pagina della storia della Regione Veneto».