
In mattinata si è svolta la riunione che ha visto coinvolti i sindaci di Due Carrare, Cartura, Pernumia e San Pietro Viminario.
Nei mesi estivi era stato presentato uno studio sulla fattibilità della fusione dei quattro Comuni, con lo scopo di compiere un’analisi costi-benefici della formazione di un unico paese di oltre 20 mila abitanti. Nel documento, presente anche on-line, è evidenziato come, grazie alla fusione, si costituirebbero economie di scala che consentono di ridurre i costi nel medio-lungo periodo ma nel contempo “la fusione potrebbe portare problemi di relazione tra le comunità costituenti il nuovo soggetto istituzionale e false aspettative nei cittadini”.
Per tutta risposta il 21 ottobre si è costituito a Due Carrare il comitato “No Fusione“, guidato da Andrea Perin, finalizzato a informare i cittadini con incontri pubblici sulle motivazioni per cui essere contrari alla fusione.
A conoscenza di questo fatto, nella seduta comune di stamattina, i sindaci hanno dichiarato che è ancora presto per decidere e che il prossimo passo sarà coinvolgere la cittadinanza programmando incontri formativi che spieghino ai cittadini i pro e i contro della fusione. Questa decisione è stata presa con l’intenzione di arrivare al referendum consultivo (previsto entro il 31 dicembre) con le idee chiare e in modo tale che ogni abitante possa votare a favore o contro la fusione con cognizione di causa.
Alessia Crivellaro