“Tra 22 e 25 maggio si terranno le elezioni europee”. Eccola qui la frase che da qualche tempo continua a rimbalzare da un media all’altro. Già, ma in cosa consistono di preciso le elezioni europee? A cosa servono? Come funzionano? Che senso hanno? Nel tentativo di capire qualcosa in più, comincia in questo numero il nostro viaggio all’interno della complessa realtà dell’Unione europea.
Che cos’è l’Unione Europea? L’Unione europea (Ue) è un’organizzazione sovranazionale formata da 28 Paesi. Essa si fonda su una particolare forma di contratto: aderendovi, ogni Stato accetta di rinunciare a una parte importante della propria sovranità, che viene ceduta agli organismi comunitari. Dopo aver mosso i primi passi nel 1957 con il trattato di Roma, l’Unione oggi è una zona di libero mercato caratterizzata da unità economica e monetaria. Il 12 ottobre 2012 ha ricevuto il Premio Nobel per la pace con la seguente motivazione: “Per oltre sei decenni ha contribuito all’avanzamento della pace e della riconciliazione della democrazia e dei diritti umani in Europa”.
Quali sono gli organismi fondamentali dell’Unione europea? Le principali istituzioni dell’Ue sono sei:
– il Consiglio dell’Unione europea, l’assemblea dei ministri di tutti i Paesi membri, che esercita, assieme al Parlamento europeo, il potere legislativo. In concreto si occupa della politica economica, della sicurezza e della politica estera;
– la Commissione, che ha il compito di curare gli interessi dell’Unione nel suo insieme. Avanza le proposte di legge, che dovranno essere in seguito approvate dal Parlamento e dal Consiglio, ed è costituita da un rappresentante per ogni Stato membro;
– la Corte di Giustizia, organo giuridico, che è tenuta ad assicurare il rispetto del diritto europeo e a vigilare sulla corretta applicazione dei trattati fondativi;
– il Parlamento, l’assemblea legislativa dell’Unione, unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai cittadini (ogni cinque anni). Assieme al Consiglio, discute e approva le normative europee e controlla l’attività degli altri organismi;
– la Banca Centrale (Bce), responsabile della politica monetaria dell’Europa. Gestisce l’euro, la moneta unica attualmente in vigore in 18 Paesi dell’Unione, monitora l’inflazione e opera per mantenere stabile il sistema finanziario;
– il Consiglio europeo, composto dai capi di Stato o di governo dei Paesi membri, che definisce gli orientamenti politici generali
Quali sono i poteri dell’Unione europea? Le competenze dell’Ue vanno dagli affari esteri alla difesa, dalle politiche economiche all’agricoltura, dal commercio alla protezione ambientale. In alcuni di questi campi l’Unione europea lascia ai Paesi membri limitata autonomia decisionale (per esempio, per quanto riguarda gli affari monetari o le politiche ambientali); in altri settori, invece, il potere dei singoli Stati è più ampio (per esempio, per quanto riguarda gli affari interni).
Come si entra nell’Unione europea? Per poter entrare a far parte dell’Ue un Paese, oltre a essere accettato all’unanimità dagli Stati membri, deve obbligatoriamente possedere:
– istituzioni democratiche, che tutelino i diritti umani e le minoranze;
– un’economia solida
– un’amministrazione interna in grado di far applicare le direttive comunitarie
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