Dopo l’ufficializzazione dell’alleanza tra Pd e Civiche, con i dem che nella prossima tornata elettorale appoggeranno il candidato di queste ultime, cioè l’attuale vicesindaco Stoppa, stanno arrivando le prime reazioni del mondo politico atestino. All’affondo di Beatrice Andreose (L’Altra Este) è seguito infatti quello di Este Sicura, il movimento guidato dal tosiano Carlo Zaramella. “La scelta delle Civiche d’Este di ricercare l’appoggio del Partito democratico è coerente con i dieci anni di amministrazione assieme ma paradossale se si pensa che è la scelta meno civica e più partitica possibile: il Pd manterrà la conduzione politica grazie alla maggioranza dei consiglieri comunali e non si profila pertanto all’orizzonte un’amministrazione civica, che avevamo auspicato, ma solo la mera prosecuzione del governo del centrosinistra.”
Per Zaramella, in sostanza, alle elezioni di giugno i dem raccoglieranno più voti delle Civiche, conquistando più seggi in consiglio comunale e potendo così esercitare, in caso di vittoria di Stoppa, un peso determinante sulla sua azione di governo. Ma ne mirino c’è anche il centrodestra, dove “si stanno riproponendo le logiche di sempre. Da mesi si attendono i tavoli provinciali che devono spartirsi i comuni: a ciò si aggiungono assurdi veti politici, che scimmiottano le dinamiche nazionali invece di guardare alle singole comunità.” Questo atteggiamento, denuncia Zaramella, “non solo rallenta la costruzione di un programma condiviso, ma è anche lontano dalla richiesta di rinnovamento di uomini e metodi che sale forte dalla comunità civile.”
La sensazione è che il neonato movimento civico si prepari a scendere in campo da solo, anche se uno spiraglio rimane ancora aperto. “Manteniamo tutta la disponibilità a collaborare per un ampio schieramento, ma francamente ci siamo stancati e soprattutto non accetteremo alcun nome calato dall’alto e che in quanto tale risponderà prima agli equilibri tra i diversi gruppi politici e poi, forse, ai bisogni reali di Este.” Zaramella, in ogni caso, non sembra intenzionato a perdere altro tempo: “Lanceremo giorno dopo giorno quelle proposte programmatiche che consideriamo non negoziabili.” E la prima ha già del clamoroso, visto che invoca l’immediata riduzione della tassa sui rifiuti e l’uscita programmata dal Consorzio Padova sud. “Ai cittadini di Este le logiche di spartizione trasversale delle cariche consortili sono preferibili al giusto riconoscimento di un vantaggio che gli deriva dall’avere (e subire) un impianto di compostaggio e gestione dei rifiuti? Este sicura risponde convintamente che è ora di cambiare musica e di tagliare sensibilmente i balzelli sui rifiuti.”