
Este sceglie la tolleranza zero contro gli evasori della Tari. Il Piano economico-finanziario recentemente approvato dall’amministrazione atestina contiene infatti una norma riservata ai “furbetti” che ogni anno “dimenticano” di pagare la tassa sui rifiuti. In sostanza, chiunque farà richiesta al Comune per ottenere un’autorizzazione o un’agevolazione dovrà essere in regola con il pagamento, altrimenti potrebbe ricevere risposta negativa.
La decisione nasce dalla necessità di porre un freno all’evasione: solo nel 2013 quasi una famiglia su dieci in città non ha saldato la Tari, determinando per le casse comunali circa 150 mila euro di mancati introiti. Un danno che, naturalmente, si ripercuote sull’intera cittadinanza, visto che comunque gli ammanchi devono in qualche modo essere coperti da denaro pubblico. Da qui il passaggio alla linea dura. Gli uffici comunali, secondo quanto spiegato da Piva, in presenza di una richiesta di beneficio da parte di un privato o di un esercizio commerciale, prima di rispondere verificheranno che questo abbia onorato l’imposta. “Non pagare la Tari potrebbe costare la mancata concessione di agevolazioni per la mensa scolastica, così come l’utilizzo di un plateatico per un bar che non provvede alla scadenza della tassa o che magari da anni ha bollette non pagate alle spalle. Il provvedimento colpisce tutti indistintamente” ha dichiarato il sindaco sul Mattino.
Ma è proprio su questo punto che si concentrano le perplessità di alcuni. Perché colpire tutti indistintamente in un momento di crisi economica, con tante famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese? Non tutti sono evasori per scelta, qualcuno potrebbe esserlo per necessità. La precisazione arriva, attraverso i social, dal consigliere delle Civiche d’Este Andrea Quadarella: “Come per luce e gas, anche per la Tari i Servizi Sociali prevedono degli aiuti, ma bisogna dimostrare di non poter pagare. L’amministrazione verrà sempre incontro a chi è in difficoltà.” Il Piano economico-finanziario prevede poi la diminuzione del 2% della tariffa dei rifiuti per le utenze domestiche, con un risparmio familiare stimato attorno ai quattro euro.