Seduta ricca di deliberazioni quella che si è svolta nella serata di martedì 22 aprile, nella Sala Consiliare del Comune di Este. Molti i dibattiti e gli interventi andati in scena, in un Consiglio Comunale lungo (quasi 4 ore di durata) che però non ha mai annoiato gli spettatori, rappresentati totalmente da una decina di giovani tra i 18 e i 25 anni. Un ottimo segnale di crescente partecipazione all’attività politica da parte dei più giovani, che ha sorpreso in maniera positiva anche gli stessi consiglieri comunali, presenti in 14 a questa seconda seduta dell’anno. Assenti giustificati il capogruppo del Pd Panfilo, il suo collega di partito Papa e il consigliere delle Liste Civiche Migliorin.
DOMANDE DI ATTUALITA’ – La seduta si apre con l’esame e la discussione delle domande di attualità giunte sul tavolo della presidente del Consiglio Comunale Rosa Rizzato. Il primo punto a finire sotto la lente d’ingrandimento è la situazione del sottopasso stradale di Via Guido Ferro, problema portato alla luce dal duo Pdl Fornasiero-Gobbo, che riferiscono come il cantiere del sottopasso sia aperto da parecchi mesi, obbligando a procedere a senso alternato, senza però alcuna indicazione sul programma dei lavori, provocando disagi e sgomento nei cittadini. “Quali sono le cause che provocano infiltrazioni e cedimenti?” chiede Gobbo. Il sindaco Piva afferma di aver già risposto sui social al quesito (nel gruppo Facebook “Este Padova Italy”, ndr) e passa la palla a Stoppa, che spiega come lo stop ai lavori sia condizionato dal Patto di Stabilità. “Il costo dell’intervento si aggira sui 50mila euro, entro 2 mesi la situazione sarà risolta. Il problema è causato dal passaggio di automezzi e dalla presenza di acque di falda nei paraggi”. La seconda domanda, firmata da Ravazzolo e Goisis, riguarda lo stato degli edifici di Via Sartori Borotto, giudicati dal duo leghista come “fatiscenti. Ad esempio, al civico 21, in tre piani abitano 12 famiglie. Oltre alla pericolosità della struttura, i coinquilini italiani sono preoccupati anche dalle liti provocate dagli altri condomini stranieri”. Perentoria la risposta di Stoppa: “L’edificio è agibile. Per il resto, consiglio ai condomini di rivolgersi all’autorità in caso di bisogno”.
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE – Si prosegue con tre interpellanze della Lega, la prima sulla chiusura del Ponte della Girometta, giustificata da sindaco e vicesindaco con le conseguenze causate dall’alluvione di inizio febbraio. Stoppa chiosa: “La struttura ha evidenziato forti criticità nella sua tenuta, è stata chiusa in via precauzionale. Ci siamo già attivati per ottenere un finanziamento regionale”. La seconda interrogazione riguarda la possibilità di completare la pista ciclabile lungo l’argine destro del canale Bisatto, nel tratto che collega la frazione di Motta con il centro comunale. “La domanda è plausibile nelle premesse, ma le volontà programmatiche cozzano con la penuria di risorse. Il costo dell’opera è di 1,32mln di euro: sono risorse che non abbiamo” commenta malinconico l’assessore ai lavori pubblici. L’ultima interpellanza prende in esame i disagi provocati dal traffico dei mezzi pesanti lungo la Padana Inferiore, in particolare durante le ore notturne. Piva è sicuro: “Sono disagi che spariranno con la realizzazione della SR10. Aumenteremo comunque i controlli della polizia locale sulla velocità dei mezzi in transito durante la notte”.
CONTO CONSUNTIVO 2013 – Dopo le nuove nomine dei comitati di gestione dell’asilo nido comunale (approvate all’unanimità), si passa al piatto forte della serata: l’approvazione del conto consuntivo comunale relativo all’esercizio finanziario 2013. Piva apre il dibattito: “Il conto rispetta gli obblighi dello Stato. Nel 2013, il Patto di Stabilità è stato rispettato di 19.959 euro”. Cagnotto e Cadaldini (Pd) applaudono il consuntivo. Critico Gobbo: “Dopo 8 anni è giunto il momento di aprire un conto politico, non solo di tirare le somme dal punto di vista economico. Sono stati persi servizi importanti e fondamentali come il tribunale di Este e il servizio pediatrico”. Il sindaco risponde piccato: “E’ destino di tutti i tribunali distaccati essere chiusi. A Este probabilmente rimarrà il giudice di pace, grazie all’accordo con Montagnana e se sarà trovato personale tra i servizi del Comune. Ci costerà 180mila euro. I pediatri? Tutelo il servizio, non le lobby. Spendiamo 3,5mln di € all’anno per pagare 19 pediatri…” Alberto Fornasiero, capogruppo delle Civiche, denuncia invece l’abbandono e la malvagità della politica statale che impedisce ai Comuni di intervenire. “Nonostante la crisi, il Comune di Este ha mantenuto servizi sociali adeguati, associazioni, servizi, sport, eventi. Ottimo risultato” conclude. Il conto viene approvato con 9 voti favorevoli e 4 contrari (la consigliera Ravazzolo era uscita al momento della votazione).
DISTRIBUZIONE GAS NATURALE – Vengono poi approvati in rapida successione e all’unanimità la gestione dei fondi Pellesina-Stocchetti-Picelli e il rendiconto dell’esercizio finanziario 2013. Poco dopo è la convenzione tra i Comuni della zona Padova 3 – Bassa Padovana per la gestione della gara relativa all’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale ad essere approvata, con 9 voti favorevoli e 5 contrari. Quadarella (Civiche d’Este): “Risultato non scontato, Este diventa capofila di 47 Comuni e assume un ruolo di guida e di riferimento che avrà anche nella futura fusione”. Mengotto (Lista Civica “Amici di Vanni Mengotto”): “Temo che su questi aspetti il contenzioso non mancherà, anche per l’indeterminatezza del legislatore su un settore in cui libero mercato è difficile da impostare”.
SCUOLA PILASTRO – L’ultimo punto toccato dall’ordine del giorno della serata riguarda l’adeguamento sismico e il risanamento dell’edificio scolastico Santa Maria del Pilastro. Piva: “Utilizzeremo i 300.000€ arrivati grazie all’onorevole Miotto per la creazione di una sala polifunzionale, volgarmente chiamata “palestrina” della scuola elementare”. “Finalmente una risposta positiva ai nostri studenti. E’ l’unica scuola che presenta problemi di adeguamento sismico?” chiede Gobbo. Risponde Stoppa: “La verifica sismica effettuata su tutti edifici scolastici non ha evidenziato criticità; le criticità del Pilastro sono su muri secondari, che sono a rischio in caso di nuova scossa tellurica”. Il voto all’unanimità che approva le norme tecniche di attuazione conclude la seduta.
Giacomo Visentin