Ci sono diverse tipologie di studente universitario: il diligente che impazzisce al solo pensiero di perdersi una lezione, il polemico con tutto e tutti a prescindere, il festaiolo che vive in funzione del mercoledì, il menefreghista che frequenta quando ha del tempo libero… Chi di questi è il più interessato ad una partecipazione attiva alla vita universitaria? Ognuno di loro, in quanto l’università non sarebbe quello che tuttora è se non ci fosse stato un loro rappresentante all’interno degli organi di Ateneo, che difenda i diritti degli studenti e ne faccia valere le necessità. Alla data delle elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca all’Università degli Studi di Padova, il 13 e il 14 Maggio, manca ormai poco; ma per quale motivo si dovrebbe andare a votare? Qual è il ruolo dei rappresentanti a livello universitario?
- I rappresentanti costituiscono l‘anello di raccordo tra studenti e docenti: si occupano di raccogliere le problematiche o le richieste provenienti dai vari Corsi di Studi, dalle più semplici (orari, spazi, date degli appelli, materiale didattico) alle più complesse (test d’ingresso, diritto allo studio, valutazione dei docenti), per portarle all’attenzione degli organi di competenza. Chi ha deciso di intraprendere il suo percorso di studi qui ha tutto il diritto di far sentire la sua voce e di dare un apporto costruttivo per un miglioramento della sua esperienza universitaria.
- Allo stesso modo, un rappresentante informa gli studenti delle decisioni prese nei vari Consigli, tiene aggiornati sulle principali scadenze da rispettare, organizza iniziative culturali attinenti ai vari Corsi; un’università senza rappresentanti significherebbe disorganizzazione e disinformazione.
- Il loro ruolo non si risolve in quello puramente comunicativo, ma soprattutto in quello pratico: non appena una questione interessi un gruppo considerevole di studenti, i rappresentanti si attivano non solo per comunicarla ai docenti, quanto più per risolverla nel tempo più breve possibile, opportunità che, a livello individuale, non si riuscirebbe ad esercitare. Non parole, ma risultati!
- Votare significa avere la possibilità di scegliere: una bassa affluenza alle urne significa una minor possibilità di incidere nelle decisioni dell’Ateneo, possibilità che ci è stata legittimamente riconosciuta e che andrebbe in tal modo sprecata. Non ha senso lamentarsi a posteriori se, al momento in cui lo si poteva fare, si è lasciato decidere ad altri.
- Votare perché l’università vive solo se noi decidiamo di viverla, perché crediamo che qualcosa si possa ancora cambiare e che valga la pena prendere parte a questo cambiamento.
Altre informazioni su ubicazione dei seggi, regolamenti, modalità di voto, candidati rappresentanti qui http://www.unipd.it/universita/organi-di-ateneo/elezioni/elezioni-le-rappresentanze-degli-studenti
Valeria Ferraretto