
Nonostante il grande sforzo profuso da Alessandra Moretti nel tentativo di rimontare lo svantaggio, il favorito per la vittoria finale resta Luca Zaia. Il governatore uscente può sfruttare il forte radicamento territoriale della Lega Nord, nonché la sua personalissima capacità di apparire un vero “uomo del popolo”, vicino ai veneti, ai loro bisogni e alle loro tradizioni. L’attacco all’Esecutivo è stato uno dei principali ritornelli della campagna elettorale di Zaia, che al tempo stesso ha cercato di enfatizzare al massimo quanto realizzato negli ultimi cinque anni alla guida della regione, presenziando sistematicamente a cerimonie e tagli di nastri. Lo scandalo Mose ha coinvolto, fra gli altri, l’Assessore ai Trasporti della sua Giunta, quel Renato Chisso tanto caro (si fa per dire) ai pendolari veneti; il candidato leghista, accusato dagli avversari di non aver vigilato a sufficienza, non è comunque mai finito nel mirino della magistratura. Il progetto moderato di Tosi ha complicato ulteriormente il quadro, dando il la alla diaspora leghista: diversi esponenti del Carroccio hanno abbandonato il partito per entrare nelle liste del sindaco veronese, il quale ha ottenuto anche l’appoggio di alcuni ex big di Forza Italia come il consigliere regionale Leonardo Padrin. In ogni caso Zaia, politico di professione, già presidente della provincia di Treviso, vice di Giancarlo Galan (anche lui protagonista della vicenda Mose) e ministro dell’agricoltura dal 2008 al 2010, vuole ora riconfermarsi alla guida del Veneto, mandando in frantumi i sogni di gloria del Pd e permettendo a Salvini di mettere pressione su Renzi.
Programma – Il governatore uscente sta rendendo noto il programma elettorale solo in questi giorni attraverso il web. I punti presentati al momento della scrittura di questo articolo riguardano la sanità (settore chiave, visto che a essa sono destinati i due terzi del bilancio regionale), l’efficienza e la trasparenza della macchina amministrativa regionale. Ecco alcune proposte:
– eliminazione dei vitalizi, dell’assegno di fine mandato, delle auto blu e dei finanziamenti ai gruppi consiliari
– riduzioni dello stipendio dei consiglieri in caso di assenza ingiustificata, vendita del patrimonio immobiliare regionale e riscrittura del bilancio regionale
– pubblicazione periodica delle presenze e delle attività dei consiglieri ed elaborazione di un codice etico della politica
– collaborazione con l’Autorità Nazionale Anti Corruzione e aumento dei fondi per la legge anti corruzione
– creazione di un’unica azienda sanitaria regionale, di un Cup unico regionale e di una centrale operativa territoriale con funzioni di coordinamento sul territorio
– avviamento di una trattativa con il ministero per l’eliminazione del ticket e sviluppo dei servizi sul territorio per l’assistenza agli anziani e la cura delle malattie croniche
– acquisto di macchinari, assunzione di nuovo personale, sostegno alla ricerca e riduzione dei tempi di attesa,oltre che cure odontoiatriche agevolate per i disoccupati e gli over 65
Candidati – Di seguito i candidati consiglieri per la provincia di Padova delle liste che compongono la coalizione di Luca Zaia.
Lega Nord: Giulia Ballico, Alessandro Manuel Boschieri, Giulio Centenaro, Paola Ghidoni, Arianna Lazzarini, Roberto Marcato, Giuseppe Pan, Emanuele Rosina, Luisa Serato
Lista Zaia: Elisa Bacchin, Gabriella Bassi, Alfredo Bedin, Arianna Bertin, Fabrizio Boron, Tiberio Businaro, Valentina Cosma, Samuele Salvalaggio, Luciano Sandonà
Forza Italia: Donatella Banzato, Massimiliano Barison, Laura Forno, Ilario Gallo, Sabrina Talarico, Luciano Salvò, Roberta Toffanin, Carlo Zanin, Dorella Turetta
Fratelli d’Italia: Raffaele Zanon, Stefania Bertollo, Gianni Callegaro, Gabriella Capuzzo, Enrico Torretta, Livia De Poli, Elvio Turlon, Edda Fogarollo, Gianfranco Vezzaro
Indipendenza Noi Veneto: Matteo Michelotto, Romina Salmaso, Maurizio Ebano, Angela Garbin, Aladino Lorin, Elisa Gattolin, Pietro Cattaneo, Isabella Borsi, Gianantonio Fornasiero
Maggiori info su Luca Zaia sono disponibili qui.