ABANO TERME. Dal 23 giugno scorso Abano Terme è priva del proprio primo cittadino. Luca Claudio, eletto il 19 giugno al ballottaggio, ha avuto la meglio sulla coalizione di centrosinistra guidata da Monica Lazzaretto. In seguito all’arresto del neo sindaco, accusato di corruzione, concussione e induzione indebita, il Comune termale è stato commissariato e affidato al viceprefetto patavino Pasquale Aversa, giunto ad Abano nel bel mezzo del caos post elettorale. In un momento già di per sé complicato, a settembre è trapelata la notizia di un possibile arrivo di migranti alla caserma 1° Roc, complesso dismesso situato a Giarre. Da subito è partita la protesta dei cittadini e di ex volti politici di ciascun schieramento; Abano deve rimanere una cittadina a vocazione turistica, i profughi metterebbero a repentaglio il flusso turistico termale. Ancor oggi alle porte del 1° Roc c’è il comitato “Abano dice no” che, con i suoi volontari, presidia la caserma 24 ore su 24.
In questo quadro a maggio il Comune tornerà al voto e a quattro mesi dalle elezioni cominciano a emergere i nomi degli aspiranti sindaci. Proprio dal movimento nato per impedire l’arrivo di migranti alle Terme, arriva la prima candidatura: Emanuele Boccardo, ex presidente degli alimentaristi di Confindustria, oggi imprenditore. Già nota nei salotti politici sampietrini, approda ad Abano Sabrina Talarico, volto della lista civica di centrodestra “Grande Abano”. La Talarico è una giornalista che da anni opera nel settore della comunicazione, a capo di un’agenzia specializzata nel marketing turistico e territoriale. Ancora qualche incertezza tra le fila del centrodestra, il cui candidato di coalizione dovrebbe essere svelato nelle prossime settimane. Nel frattempo Davide Faggion, delegato provinciale di Forza Italia, ha precisato che alle prossime elezioni Alessio Zanon non rappresenterà il partito azzurro. «Zanon – dichiara Faggion – è un libero cittadino e come tale può decidere di fondare una propria lista civica».
Nemmeno nel Movimento 5 Stelle è tutto chiaro. Buona parte dei sostenitori grillini, dopo aver saputo che Massimo Zambolin, candidato pentastellato alla scorsa tornata elettorale, nel 2007 ha fatto parte di una lista di Torreglia appoggiata da Claudio e che, recentemente, ha mancato di presentare la propria dichiarazione dei redditi, ha preferito fondare una realtà nuova: “CambiAbano”. Tuttavia non è ancora chiaro come si muoveranno le due fazioni. Potrebbe esserci un’inversione di rotta da parte degli uscenti. Da Selvazzano alle Terme con “Abano Viva”. La civica lanciata da Enoch Soranzo, sindaco di Selvazzano dal 2009 e presidente della provincia di Padova, sbarca in territorio aponense. Il direttivo, costituito, tra gli altri, dall’ex candidato a Montegrotto Biagio De Salvo, poi aggregatosi al movimento di Riccardo Mortandello, si è presentato alla cittadinanza qualche settimana fa.
Il Partito Democratico aponense non ha ancora fatto luce sul voto di maggio. Molte le voci che vorrebbero Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, come candidato alla carica di sindaco. Non è da escludere nemmeno l’ipotesi di un connubio tra movimenti di schieramenti diversi. È certo che a breve il Pd e con lui “Cittadini per il Cambiamento” di Gian Pietro Bano, dovranno rompere gli indugi e presentare il proprio candidato. Monica Lazzaretto e alcuni dei suoi candidati consiglieri alla scorsa tornata elettorale hanno creato “35zero31”, un’associazione che dà i numeri sul Comune termale tra punti di forza e problematiche da risolvere. Sebbene nei giorni scorsi qualche movimento del centrosinistra avesse parlato di possibili alleanze, l’associazione rimane sulle sue, senza confermare o smentire una possibile corsa per il municipio.