Colli Euganei, primi risultati del piano anti cinghiali: 150 capi abbattuti in 40 giorni

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(Foto: www.strettoweb.com)
(Foto: www.strettoweb.com)

150 abbattimenti in 40 giorni. E’ il primo bilancio del piano di contenimento dei cinghiali sui Colli Euganei, messo a punto dal Parco Colli e dalla Provincia di Padova nell’agosto scorso. Sono stati riattivati i chiusini, effettuati controlli notturni e realizzate alcune girate, ovvero battute poco invasive finalizzate al prelievo di singoli capi. I dati sono stati presentati ieri in conferenza stampa da Vincenzo Gottardo, consigliere provinciale delegato alla Polizia Provinciale, Luca Callegaro, presidente del Parco e Riccardo Masin, componente comitato esecutivo del Parco.

Quella legata ai cinghiali si è trasformata nel corso di quest’anno in una vera e propria emergenza: gli esemplari, infatti, sono aumentati di circa il 220%, creando notevoli danni alle colture e alla flora locale, oltre a rappresentare un pericolo costante per gli automobilisti. Proprio la settimana scorsa un’utente della pagina Facebook “Colli Euganei” aveva scattato alcune fotografie che ritraevano un ungulato da almeno 170 chili aggirarsi indisturbato sulla carreggiata nei pressi di Castelnuovo di Teolo. La drammatica mancanza di risorse del Parco Colli aveva determinato lo stop degli abbattimenti (solo una cinquantina nei primi otto mesi del 2015, tutti risalenti al periodo gennaio-marzo). A settembre la ripresa dell’attività di contenimento, che a quanto pare sta dando i frutti sperati. “Questa è la nuova Provincia, quella dei  fatti e non delle parole. Riuscire a dialogare con i sindaci del territorio significa farsi interpreti dei problemi concreti e trovare sinergie e soluzioni congiunte” ha commentato Gottardo, annunciando che la collaborazione tra Parco Colli e Polizia Provinciale è stata prorogata fino al 30 gennaio 2016.

Il progetto prevede l’impiego di una task force composta da due agenti, cinque operatori del Parco e 44 selecontrollori che, in qualità di volontari, utilizzano armi, munizioni e carburante proprio. Questo ha permesso all’Ente Parco di risparmiare circa 55mila euro nei primi 40 giorni. E’ stata predisposta anche un’attività di controllo del territorio: i sopralluoghi della Polizia Provinciale offrono alle aziende le possibilità di ottenere informazioni rispetto alle possibili soluzioni da adottare per tenere lontani i cinghiali. E’ fondamentale l’installazione di sistemi di dissuasione come il filo elettrico, dal momento che il risarcimento di un eventuale danno si ottiene sempre a condizione che ci sia stata prevenzione.