I poeti ve l’hanno affrescata così: sudore delle stelle, seme vitale, nettare divino, medicina universale, conforto al ventricolo, balsamo per la bocca, dono di Dio per riparare il danno di aver creato i broccoli; le industrie così: addensante, stabilizzante, emulsionante, poliglicerolo poliricinoleato, E492, oli e grassi vegetali idrogenati e/o trans, aromi artificiali, coloranti, conservanti, dolcificanti.
Ahimè, quella cosa marrone che vi piace tanto gustare nei vostri momenti più bui non è, a tutti gli effetti, lei, la vostra amata cioccolata: è mer…ce, merce da vendere, merce che deve stregare il consumatore. Quelle graziose praline, quei simpatici pasticcini e quelle signorili torte vi sorridono dallo scaffale perché così loro è stato imposto: “Siate carine, profumate ed economiche”.
C’è chi poi, con un po’ di azzardo e un po’ (tanta) di passione, si discosta dalla fredda logica “ricavi > costi” e si lascia guidare dall’amore per il proprio mestiere, dal profumo e dal sapore della buona, o meglio, della vera cioccolata. Ecco a voi Cremisi.
Cremisi è cioccolateria e pasticceria. È un caffè la mattina, una cioccolata con l’amica e una torta in famiglia. È il Giappone: un intreccio tra classico e moderno, un listino che propone cornetti, pastine e cioccolata, rigorosamente di produzione propria, e sorprende con pan di spagna farciti alla mousse di cioccolato o frollini alle mandorle intinti nel caffè espresso, ricoperti da una ganasce di cioccolato e whisky, un cremino alla nocciola e guarniti da una glassa a specchio di cioccolato fondente. Non a caso, questo dolce si chiama “Opera”.
Qualità e bontà si sciolgono tra lingua e palato e si percepiscono nel laboratorio accanto al locale. Uova, farina, zucchero, cioccolato, alt! Lui non passa inosservato: “Monsieur et madame, il est le premier chocolat grand cru de Valrhona”…insomma, un top di gamma! Le materie prime vengono poi accomodate nei vari macchinari, pastorizzatore, impastatrice, temperatrice, dando il via alla creazione di ogni ghiottoneria.
A questo punto, molti potrebbe pensare: “Ingredienti genuini + macchine speciali = cose buone?”. Mi spiace, ma una fabbrica di cioccolato degna di nota non funziona senza Umpa Lumpa: in questo caso sono solo cinque, giovani, cordiali, che però, ahimè, non cantano ne ballano, ma, un po’ alla Mary Poppins, orchestrano l’officina e compongono le prelibatezze.
“Dovrai capir che il trucco è tutto qui!”: ahia, un’ulteriore delusione per gli aspiranti pasticcieri, qui non si parla di magia, qui lo scarto risiede nell’inventiva, nelle capacità coltivate nei molteplici corsi di aggiornamento, nella dedizione, nelle ore che questi ragazzi trascorrono a provare, ideare, pitturare nuove torte.
Tra le prove d’artista più rinomate spicca l’omonima torta Cremisi: uno squisito abbraccio tra cioccolati di “razza” diversa, biondo, bianco, fondente ed extra fondente. Una bimba che si partorisce in tre giorni: il primo giorno è dedicato al cuore, il secondo alla mousse, il terzo si assemblea e si glassa.
Anche un caffè porta il nome del locale e pure lui non scherza: raccomandato per chi di prima mattina vuole coccolare le proprie papille con crema di gianduia, caffè espresso, panna montata e marmellata frutti di bosco.
Cremisi è la Disneyland per i vostri sensi: potete sostare alla classica giostra dei cavalli e potete azzardare con una screamin’ roller coaster. Cremisi accontenta il nonnetto che offre una buona brioche alla vecchia compagna di classe e trova la soluzione per il fidanzato che a San Valentino vuole stupire la dolce metà con una non banale scatola di cioccolatini.
Ed è proprio nelle ricorrenze che questa pasticceria dà il meglio di sé: a volte segue la ricetta, a volte la ricetta la crea. Per Carnevale potete optare per dei classici ma prelibati crostoli direttamente ispirati alla pasticceria Danieli di Venezia e potete puntare il dito contro le cremeline, frittelle farcite con crema pasticcera alle mele cotte e caramello, a mo’ di tarte tatin, o caramelle ripiene di mostarda, cioccolata e marmellata.
Qualità, bontà e novità, ecco cosa offre Cremisi. Solo una cosa non ha: preparati o semilavorati. Anzi, vi è un solo prodotto che non è “Made in Cremisi”, ad ogni modo contraddistinto dal delicato profumo di vaniglia: la carta con cui avvolgere le prelibatezze.
Ho concluso, ora potete asciugarvi la bavetta, mandar giù la saliva e fare un salto dal Willy Wonka monselicense!
Sito web: http://www.pasticceriacremisi.com