EDITORIALE – La soluzione per l'(in)successo

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“Non posso darvi la formula del successo, ma posso darvi quella dell’insuccesso: cercate di compiacere tutti”

Herbert Bayard Swope, giornalista vissuto a cavallo tra 1800 e 1900, vincitore di un Pulitzer nel 1917, definisce così quello che secondo lui è il modo più semplice di incappare in un fallimento. Essendo Swope editore, non può che fare riferimento alla categoria dei giornalisti. Lettori, inserzionisti, partiti politici di riferimento, proprietari del giornale: è impossibile sfornare carta stampata di qualità se si tiene conto di tutti questi interessi. Il mestiere di un cronista è quello di riportare la verità, non quello che i lettori vogliono sentirsi dire. Altra importante citazione della stessa personalità è proprio questa: “Date al pubblico un po’ di quello che vuole avere, ma anche una parte di quello che deve avere, che lo voglia o no”.

Tutte queste illustri considerazioni sono innegabilmente fondate se si parla di giornalismo. Ma chi ha detto che non valgano per la vita di tutti i giorni? Essere sè stessi, non cercare di compiacere gli altri, se non gli amici più stretti o i parenti, dire ciò che si pensa. Sono verità sacrosante. Tessere relazioni sociali è come scrivere un pezzo, bisogna avere qualcosa da dire, possibilmente qualcosa di nuovo, qualcosa di vero su cui si abbia riflettuto e a cui si attribuisca una certa importanza, interessante per se e per i propri interlocutori, qualcosa che arricchisca chi ci sta attorno, con buone argomentazioni come sostegno.

Dite quello che pensate, purchè sia una cosa pensata, appunto, dite quello che sentite dentro di voi e che proprio non riuscite a non condividere con altri, non pensate al “politicamente corretto”, quello che esprimete con le parole deve essere quello che vi dice la vostra coscienza, non quello che per qualche ragione vi conviene dire; se capite di aver sbagliato ammettete i vostri errori, altrimenti continuate a mettere a nudo i vostri sentimenti, almeno finchè qualcosa non vi faccia capire di essere sulla strada sbagliata; assumetevi le vostre responsabilità e abbiate coraggio di tutte le vostre azioni. Non cercate di “compiacere per piacere”.

Carlo Pettinato