
Sabato 25 ottobre, presso il Teatro dei Filodrammatici di Este, è andata in scena la rappresentazione teatrale “Una buona dose“, ad opera della compagnia “Sacha Tum“. Il testo, composto in un unico atto, è stato scritto interamente da Marco Mattiazzo nel 2013, e guidato dalla regia di Leonardo Tosini, Giulio Zancanella e lo stesso Mattiazzo.
TRAMA:
Lo spettacolo narra la storia di Antonio Truato, tossicomane di famiglia altolocata che, dopo un periodo di 10 mesi in una clinica di disintossicazione, è pronto a tornare a casa. Ad attenderlo troverà una famiglia fuori dal comune: la madre Glenda non perdona inconsciamente al figlio di aver insozzato il suo nobile nome con lo scandalo, il padre Ugo vorrebbe solo che si tornasse a vivere tranquilli e in pace, la sorella Maia scalpita, poiché la madre vorrebbe combinarle un matrimonio con un prestigioso Comandante di Marina tronfio e dispotico che si porta sempre dietro un succube mozzo ingobbito, la nonna Giocasta sputa bile e sentenze su tutti, ma la sa lunga. Una volta varcata la soglia di casa, Antonio finge di essere guarito, ma subito si scopre che non ha mai smesso di drogarsi, procurandosi anche in clinica nuove droghe non rintracciabili sintetizzate da un misterioso boss, Soda Caustica, e dal suo aiutante svitato, Rizzo. Nasconde dunque il suo scottante carico in giro per casa, camuffandolo: le pillole di speed vengono nascoste in una boccetta di pillole per il colesterolo, la marijuana in una bustina di foglie di thè, la cocaina in un barattolo di zucchero. Ma in un crescendo comico indiavolato, tutta la famiglia finirà per drogarsi al posto suo, equivocando il contenuto, e lasciandolo in crisi d’astinenza davanti ad un serraglio umano di pulsioni represse venute allo scoperto sotto l’effetto degli stupefacenti. A farne le spese saranno anche un prete con la mania degli oggetti luccicanti, una vicina di casa lituana, una povera infermiera innamorata e due strani idraulici con intenzioni… terroriste.
I dialoghi frenetici, l’esilarante commistione tra musica e teatro permettono di trascorrere più di due ore in modo piacevole, ilare e rilassato. E’ una commedia brillante e briosa, al suo interno si intersecano magistralmente un tema scottante, come quello della dipendenza da stupefacenti, le problematiche familiari comuni e meno comuni e accadimenti improvvisi e inaspettati. Tutti gli attori hanno contribuito alla buona riuscita di questa commedia. Ottima prova per Giulio Zancanella, nella parte di Ugo Truato, padre del tossicomane; il personaggio è sottomesso alla moglie-dittatrice, interpretata da una convincente Giulia Giacobbe. Nota di merito a Leonardo Tosini nel Professor Notacarga per le ottime abilità canore e recitative, insieme al pianista Edoardo Poletto costituivano uno dei più piacevoli intermezzi della commedia. Esilarante la performance di Edoardo Zaglia in una duplice interpretazione: la seducente vicina di casa lituana Lyudmila e l’avvenente infermiera di Notacarga. Ottima prova anche per Chiara Longo. Concludo con il protagonista, regista e creatore dello spettacolo Marco Mattiazzo, una performance perfetta e una riuscita eccellente del personaggio. Oculate le scelte della regia, che ha prediletto soluzioni mirate al coinvolgimento dello spettatore; i personaggi interloquivano con il fonico per la sostituzione dei brani musicali, una voce registrata avvisava lo spostamento temporale delle scene che si sarebbero svolte e in più occasioni abbiamo assistito alla cosiddetta “rottura della quarta parete”.
La commedia non propone grandi riflessioni finali, preferisce divertire il pubblico (riuscendoci) e lasciare il sorriso sulle labbra. Qualche volta nel corso dello svolgimento ci sono state interpolazioni superflue, non indispensabili al ritmo della commedia, il caos finale tipico della farsa si sarebbe ottenuto anche senza frapporre così tanti personaggi. In conclusione “Una buona dose” è una piacevolissima commedia che consiglio assolutamente di andare a vedere, per la sagace ironia e per il buon umore che trasmette. Una commedia… stupefacente.
Lucrezia Guzzon