OpenAir, l’aperitivo lungo che fa impazzire Este

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(Il logo ufficiale di OpenAir)
(Il logo ufficiale di OpenAir)

La ricetta è semplice: prendi una location di rara bellezza, aggiungici qualche litro di spritz, una spolverata di musica di qualità e tanti giovani desiderosi di divertirsi in modo sano. Il party-chef in questione è Giulio Formaggio, quasi 23 anni, gestore part-time de “Il Paradiso del Peccato“, storico locale inserito nelle mura dei Giardini del Castello di Este. Il suo piatto forte è OpenAir, l’aperitivo lungo che da nove mesi, una volta al mese, fa impazzire gli under 25 della zona.

“Ho cominciato a lavorare nei bar quando avevo 16 anni. Mi è sempre piaciuto il mondo del divertimento: ho lasciato la scuola per intraprendere questa vita. Forse la mia è stata una scelta sbagliata, ma per il momento sono contento di quello che sto facendo”. E’ sicuro di sé Giulio, già una lunga esperienza come barman tra locali di Este e di Rovigo. “E nei weekend facevo il PR per le discoteche. Station, Radio Londra, Studio 16… Ho accumulato contatti che ora mi tornano utili”. Poi, il giugno scorso, l’approdo all’Enoteca del Castello. “Dovevo partire per la stagione all’Isola d’Elba, ma i nuovi proprietari mi hanno fatto una proposta di lavoro. Ho detto sì. E ora gestisco io, quando loro non ci sono”.

Due mesi dopo l’assunzione, Giulio decide di provare ad aumentare il flusso di persone che la domenica transitano per il locale. Il 30 agosto 2014 nasce così OpenAir. “E’ stata un’idea mia e di altri quattro miei amici, Luca Andreose, Marco Mamarato, Giovanni Aldrigo e Filippo Venturini. Non è il solito aperitivo, sia per durata, perché inizia alle 18 e finisce all’una di notte, sia per tipologia, diventando una vera e propria festa man mano che passano le ore, sia per contenuti”. Parallelo ad OpenAir c’è infatti OpenArt, uno spazio espositivo dedicato alle realtà che vogliono mettersi in mostra e che spazia dalla moda all’arredo. OpenArt viene allestito all’interno del locale durante la stagione invernale e all’esterno durante quella estiva.

“Il primo OpenAir è stato un successo. Tre giorni dopo altri quattro-cinque ragazzi si sono aggiunti per darci una mano. Non eravamo un gruppo numeroso ma avevamo un’idea di lavoro”. Da allora, una volta al mese OpenAir illumina le domeniche atestine. L’evento, a ingresso gratuito, viaggia sulle 500-600 presenze di media. Anche lo staff è cresciuto a dismisura: sono circa 50 i ragazzi e le ragazze che fanno parte dell’organizzazione. “Tutti dai 20 ai 25 anni, e si decide democraticamente. Non ti dico che fatica”, scherza. Tante risorse umane, perché realizzare un OpenAir non è un’impresa semplice. “Per prepararlo ci vuole un intero mese; di conseguenza, appena ne finisce uno, bisogna già ideare il successivo. Oltretutto cerchiamo di allestire il locale in maniera sempre diversa, per fornire al pubblico una nuova esperienza ogni mese”.

Dove vuole arrivare questo OpenAir? “Il più in là possibile. Il nostro progetto da qui a un anno è di esportare la formula OpenAir in un locale più grande durante l’inverno e, viceversa, di portare eventi più corposi a Este durante l’estate. Stiamo già collaborando con l’Hund di Vicenza, nostro punto di riferimento e con il quale organizzeremo l’Hund Showcase ad agosto, in occasione del nostro primo compleanno”. Dal 10 giugno, inoltre, lo staff OpenAir organizzerà una volta al mese l’evento estivo “Eden“, presso il Konteiner di via Brunelli, vicino all’ex Zuccherificio.

C’è una cosa che Giulio tiene particolarmente a sottolineare: “Conosco gli ambienti delle discoteche e la fama che si portano dietro, tra alcol e droghe. Ma noi vogliamo offrire un divertimento sano, perché il nostro obiettivo finale è la promozione di una cultura del divertimento differente“. E il tuo sogno personale? “Vorrei aprire un bar tutto mio, spero di farcela entro i prossimi due anni”. Il prossimo appuntamento con OpenAir è fissato per domenica 24 maggio presso l’Enoteca del Castello, a partire dalle ore 18.00. (Clicca qui per accedere all’evento su Facebook, e qui per accedere alla pagina Facebook di OpenAir).