“Ad Ottobre nasceranno, come sempre, nuove super situazioni, nuovi concetti di stupire, serate fantastiche, come mai viste prima. Noi al Fabríc faremo cose molto normali… Per la gente che ha voglia di divertirsi.”
Carlo Alberto Boaretto, in arte Carlos House.
Cemento e mattoni, questo è ciò che sta alla base di ogni costruzione, felicità e libertà è ciò che sta sopra ogni desiderio umano. Fabríc, questa entità dal sesso sconosciuto, con la sua alta torre, sarà ponte tra mondo reale e mondo dei sogni? Il suo nome lo deve, oltre che per la sua posizione (ex zuccherificio in zona industriale), anche all’idea dei due ideatori, Massimo Vitulli e Carlo Alberto Boaretto (Carlos House), di creare un locale vivo, in movimento, che produce, vibra, e suona incalzante festa dopo festa, tralasciando ogni aspetto malconcio del “voler apparire”, per vestirsi, invece, come una fabbrica dal look minimale e diretto; il logo ne è un esempio. Con questa vivacità e con l’entusiasmo che caratterizza le sfide più grandi, lo staff ha deciso di segnare un netto confine con le precedenti amministrazioni, ristrutturando e rivalutando la struttura, dagli impianti elettrici, fino all’ultima sedia, come se in qualche modo il Fabríc avesse voluto dire “Basta, sono tornato”. Proprio così, perché se gli edifici e gli oggetti avessero un’anima, l’ex zuccherificio non avrebbe altro nome se non Fabríc, uno spirito festaiolo, che accoglie tutti coloro che cercano qualcosa di nuovo. In un clima disinvolto e spigliato,i più adulti “del venerdì”, accompagnati da Gianmarco Bellini e Max Reba, avranno modo di trovare ristoro dalle fatiche del lavoro e della sessione d’esame, in un clima la cui parola d’ordine sarà “Breeziness” ( spensieratezza ); il sabato sera, invece, il locale si caricherà di tutta la spinta underground, che caratterizza lo storico Fabric londinese, con l’house mixing di Marco Giacomin, e ospiti riconosciuti a livello internazionale.
Coniugare l’ affascinante mondo del club, un paradigma della cultura moderna che ha rivoluzionato colori, suoni e mode, con il calore intimo del sentirsi parte di qualcosa, di un gruppo, sta alla base del progetto Fabríc, che si trasformerà in un polo, non solo musicale, ma anche artistico in generale, con eventi che esulano dalla semplicità del divertimento, all’insegna di una libertà totale d’espressione, facendosi portavoce di un nuovo modo di vedere la realtà e le infinite possibilità che ci circondano. Molto “Figo”, se la tira poco, dal look minimale, da fuori un po’ vissuto, ma con il cuore che arde di desideri; Fabríc, vi aspetta ad Ottobre.
Eugenio Bellon