Un marchio per identificare una terra. Questo il progetto del marchio Terre delle Corti Benedettine, ufficializzato lunedì 13 giugno scorso con la sottoscrizione da parte degli 11 comuni che ne fanno parte: Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cona, Correzzola, Pontelongo, Terrassa Padovana e Tribano. I sindaci si sono impegnati, con questa firma, ad adottare questo simbolo e condividere l’orgoglio e l’appartenenza a una terra millenaria ricca di prodotti di eccellenza e di siti storico-culturali.
Un marchio culturale che vuole essere simbolo e incentivo per una promozione sinergica dei prodotti nostrani, nel corso degli eventi e delle fiere organizzate nei vari comuni. La proposta, inoltre, è quella di pensare a un festival itinerante in cui andranno a inserirsi le manifestazioni che già esistono, a cui si aggiungerà una programmazione specifica concentrata sulla cultura del territorio. Un unico “brand” per quest’area che deve il suo nome ai monaci Benedettini: sono loro, infatti, ad aver bonificato e messo a coltura le campagne retratte alle acque compiendo un’opera di sanificazione fondamentale per lo sviluppo di questa parte di Bassa Padovana.
Il sindaco di Candiana, Chiara Brazzo, ha sottolineato che il marchio Terre delle Corti Benedettine è «una grande opportunità di iniziare a fare rete tra i nostri comuni e portare avanti iniziative che hanno un unico denominatore: il territorio, che ha bisogno urgente di una nuova vocazione». Concorda Mirco Scudellaro, consigliere comunale di Candiana: «L’obiettivo è quello di fare squadra per farci conoscere tutti insieme, unendoci e proponendoci come territorio e non come singoli». Si dice d’accordo anche il sindaco di Tribano, Piergiovanni Argenton: «Credo molto nel potenziale di questo territorio e penso che l’unico modo per accrescerlo sia proprio l’azione organizzata e pianificata delle amministrazioni comunali».
«L’Unione è la strada giusta – afferma il sindaco di Cona, Alberto Panfilio – è l’unica che oltre a permetterci di intraprendere azioni condivise, ci consente di poter accedere a quei fondi europei che potrebbero essere determinanti, per i nostri magri bilanci, nel far crescere questo territorio». Nel patrimonio delle Terre delle Corti Benedettine, oltre ai prodotti enogastronomici quali vino, formaggi, carni ovine e bovine, miele, noci rientrano a pieno titolo le le ville e le chiese millenarie, a questo proposito il sindaco di Agna, Gianluca Piva ha detto: «Siamo una sorta di museo diffuso ed è arrivato il tempo di farci conoscere anche attraverso questa grande cultura di cui siamo custodi e depositari. Pertanto ben volentieri inseriremo le nostre iniziative sotto l’insegna del marchio Terre delle Corti Benedettine se questo rappresenterà un’azione forte e incisiva nel rendere più definite le tante peculiarità che contraddistinguono il territorio».