Roaming? No grazie – L’UE vota contro, nel 2015 costi uguali per tutti

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ROAMING

Sono passati ormai 7 lunghi anni dall’approvazione della Eurotariffa da parte dell’UE, che sanciva il regolamento sul costo del roaming nei paesi euopei. Questa, obbligava i gestori telefonici ad abbassare i costi di SMS e chiamate nei 28 paesi. Ora invece, tutto sembra prendere una svolta a favore del consumatore: infatti, da pochi giorni, proprio il Parlamento Europeo ha votato a favore del pacchetto di proposte noto come Connected Continent, che contiene al suo interno anche una legge volta ad abolire per sempre il roaming nei paesi europei. Questo significa niente più costi supplementari, niente più problemi di rete, niente più prezzi esagerati per qualche SMS inviato e\o ricevuto. Ma prima di andare a fondo alla questione, ricordiamo cosa effettivamente è il roaming, anche se dal 2015 non dovremo più preoccuparcene.

Il roaming è l’insieme delle apparecchiature telematiche che permettono di rintracciare un dispositivo mobile, dunque un cellulare, all’interno di un territorio e rendono possibile la chiamata tra operatori telefonici diversi. Si passa in roaming ad esempio quando ci si trova all’estero e non c’è copertura da parte del proprio gestore, oppure quando ci si trova in una zona del proprio paese che il gestore non riesce a coprire: a quel punto, l’operatore si appoggia su altri, per assicurare al proprio cliente campo ovunque. Questo però, comporta dei costi parecchio alti: ad esempio, se ci si trova all’estero e si vuole contattare un amico in Italia mentre si è in roaming, non solo i costi della chiamata diventano alti, ma anche l’amico deve pagare una parte per aver ricevuto la chiamata (la cosiddetta “tratta internazionale”). Quindi, il credito diminuisce sia a chi chiama, sia a chi è destinata la chiamata. Il tutto viene gestito da alcuni dati che la SIM o USIM del cellulare e il celulare stesso inviano alla stazione radio che si occupa di “smistare” le comunicazioni in entrata e in uscita.

Comunque, come si è già detto poco fa, questo non sarà più un problema dal 2015: perché il pacchetto Connected Continent diventi legge, ora basta solo l’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea. Ovviamente, le compagnie telefoniche, che fanno uso comune del roaming (basta pensate alla 3, che permette il roaming qui in Italia appoggiandosi alla TIM, se il cliente non ha campo) non sono d’accordo su questo, perché si vedrebbero diminuire i guadagni, dunque per ovviare a ciò, è prevedibile un aumento delle tariffe da parte loro.

Se tutto prosegue secondo i piani, dal 15 Dicembre 2015 non avremo più nulla a che fare con costi superflui dovuti dal roaming, ma dovremo invece preoccuparci del fatto che forse i 10 € per rinnovare la nostra tariffa speciale non saranno più sufficienti.

Federico Prescianotto