Pop, soul, R&B, funk e raggae. La giovane belga Sanne Putseys, in arte Selah Sue, è la perfetta ed esplosiva commistione di tutti questi generi. Nonostante non introduca nella sua musica molte innovazioni, Selah colpisce per freschezza, carisma e versatilità di stile e vocale. La sua particolarità consiste proprio nel riuscire a fondere diverse influenze in modo efficace, creando un’entusiasmante amalgama che funziona brillantemente, che non stride, che coinvolge e fa venire voglia di alzare il volume e cantare con lei.
Selah si avvicina alla musica attraverso il ballo, comincia a scrivere canzoni a tredici anni, parlando dei tipici problemi di ogni adolescente e inizia ad esibirsi in piccoli locali. Il successo arriva inaspettatamente, grazie a My Space. La ragazza infatti dopo aver postato, senza grandi pretese e aspettative, alcune demo sul web viene notata dalla “Because Music” che le offre il primo contratto. Fino ad ora ha realizzato due EP, “Black Part Love” e “Raggamuffin” e l’omonimo album “Selah Sue” che in Europa ha venduto circa 400.000 copie. Selah ha già collaborato con artisti di grande calibro, per esempio aprendo il concerto di Prince ad Anversa.
La prerogativa della giovane belga è quella di non stancare, grazie alla grande variabilità di stile. “Raggamuffin” ( termine che indica un particolare tipo di musica raggae ) è un brano orecchiabile, che parte con un’introduzione acustica, per diventare più coinvolgente e ritmato nel ritornello con un cantato tradizionale ma con qualche accenno reggae. “This World” è forse uno dei pezzi più azzeccati e dinamici, che unisce note sussurrate e avvolgenti a parti più intense e pulsanti. “Peace of mind” ha invece sonorità più hip-hop, con un cantato che si avvicina al rappato, in cui Selah dimostra di sapersi destreggiare piuttosto bene. Lo stesso vale per “Fyah Fyah” che per un paio di minuti si mantiene pacata per poi esplodere in un parlato veloce e scandito. Pezzi come “Summertime” e “Mommy” sono invece più composti e carezzevoli, con una morbida chitarra acustica come accompagnamento. Quest’ultimo brano è stato realizzato insieme all’americana Meshell Ndegeocello, in uno studio Parigino.
Cen’è quindi per tutti i gusti e per tutte le sensazioni. In Selah ritroviamo tante emozioni diverse, ma i toni malinconici non sono mai eccessivi. Nonostante a volte i testi sembrino in contraddizione con la parte strumentale, gli uni infelici, l’altra movimentata e positiva, si può leggere questo come un aspetto tipico della musica, ovvero quello di sfogo e evasione dalla quotidianità e dal dolore. Selah esprime la gioia del cantare. Ascoltando le sue canzoni non si può far altro che pensare all’estate, al sole, ai viaggi in macchina coi finestrini abbassati e la radio a tutto volume. Sono canzoni che strappano un sorriso, che fanno venire voglia di divertirsi e di godersi la giovinezza.
Questa voce calda e affascinante ma a tratti quasi acerba, ha iniziato ad essere ascoltata in Italia grazie ad un’esibizione dell’ultima stagione di X-factor in cui la concorrente Valentina ha cantato il suo pezzo più famoso, “Raggamuffin”.
Ma nonostante Selah sia una cantante eccezionale e in grado di dimostrare il suo talento anche live, aspetto raro al giorno d’oggi, non ha avuto successo pari ad altre concorrenti nel panorama pop, certamente con meno talento e originalità. Ma forse il momento sta arrivando, forse lei e la sua chitarra acustica con cui si accompagna sempre nei concerti, riusciranno a imporsi sul panorama internazionale e raggiungere un pubblico più vasto ed eterogeneo. Forse questa ragazza dagli occhi penetranti e i capelli scompigliati, dallo stile eccentrico e dalla personalità frizzante, riuscirà a frantumare lo stereotipo della cantante pop contemporanea.
Sara Berardelli
Per capire a pieno il talento e lo spirito di Selah consiglio la visione di questo video in cui la giovane suona live alcuni dei suoi brani più famosi e racconta di sè e della sua musica: http://www.youtube.com/watch?v=8B1vCYdpQIA
Anch’ io adoro il soul. Di quel genere alcune delle mie canzoni preferite sono:
Average White Band – Let’s go round again
The Brothers Johnson – Stomp!
The Commodores – Lady (you bring me up)
Dan Hartman – Relight my fire
Delegation – You and I
Dynasty – Here I am
George Duke – Shine on
Odyssey – Going back to my roots
Sharon Redd – Can you handle it?
Skyy – Here’s to you
Tavares – Heaven must be missing an angel
Teena Marie – I need your lovin’
Ascoltale: mi ringrazierai. : )
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