Negli ultimi anni la musica ha attraversato dei cambiamenti significativi, proponendo nuovi generi musicali che variano dall’elettronica a novità come l’indie rock, il post rock, l’alternative rock e il pop punk, per citare solo i più conosciuti. Questi movimenti nascono dalla voglia di proporre nuovi arrangiamenti, con inoltre un’idea “rivoluzionaria” e movimentata. Ad esempio, l’Indie rock porta avanti fin dagli anni ’80 un concetto di autonomia musicale, che personalmente potrebbe essere interpretato anche come simbolo di libertà di ogni individuo nei confronti del potere.
Molti amanti del rock anni ’80-’90, nati con i Queen, Rolling Stones, ZZ Top o anche coloro che sono appassionati semplicemente di classic rock, ascoltando e interpretando la musica attuale non riconoscono le qualità artistiche strumentali delle band moderne, in quanto il modo di suonare nel tempo ha avuto diversi cambiamenti. L’uomo è interessante perché è diverso da tutti gli altri: vi sono infatti persone che non rinnegano la musica attuale rock, ma anzi la elogiano e intravedono in diversi gruppi la nuova nascita di un’era musicale moderna.
Attualmente vengono apprezzati molto generi come l’Indie rock e Alternative rock, i quali ricercano melodie innovative e sono molto interessanti da analizzare sotto il punto di vista strumentale.
Non vi è mai capitato di parlare con amici degli ultimi gruppi conosciuti? Oppure della musica che si ascolta in quel periodo? E non vi è mai successo che, non condividendo gli stessi gusti musicali, il vostro discorso pacifico si sia trasformato in un vero e proprio litigio?
Penso di aver trovato la soluzione agli interminabili conflitti prima citati: infatti, in questo articolo vi proporrò un gruppo che riuscirà a mettere d’accordo sia gli amanti nostalgici del rock passato, ma anche coloro che sono più propensi ad una musica rock-moderna e innovativa. I “salvatori” sono Daniel Auerbach e Patrick Carney, ovvero lo stimato duo The Black Keys. Il gruppo è particolarmente interessante, poiché riesce a mescolare vari generi, proponendo una musica di alta qualità e intrattenendo i propri ascoltatori con riff coinvolgenti. La loro musica si trova in mezzo tra alternative rock e indie rock, con però dei riscontri sul vecchio blues rock, con il chitarrista Daniel Auerbach che in quanto a stile ricorda un Jimi Hendrix in chiave più moderna. Il duo si rese famoso grazie all’impiego di molti singoli in colonne sonore come Breaks in RocknRolla, oppure Set You Free in School Of Rock, e anche in spot commerciali della American Express con The Go-Getter e Girl Is On My Mind.
L’album che vi consiglio è El Camino, pubblicato a fine 2011 e prodotto da Danger Mouse, il quale ha contribuito anche nella composizione dei brani accompagnando il duo in questo progetto con il ruolo di tastierista. L’album ha venduto oltre le 500.000 copie, riscuotendo un enorme successo.
Questo disco può essere catalogato tra il Blues rock e l’Indie rock, tra il classico e il moderno, un album che spicca per la sua venatura artistica di composizione e per il coinvolgimento che gran parte dei brani procurano a coloro che ascolteranno questo intrigante album.
Si aprono le danze con il super singolo Lonely Boy (impossibile rimanere immobili quando la si ascolta), ricordando uno stile movimentato come quello degli ZZ Top. Si continua con due pezzi pop rock come Dead And Gone e Gold On The Ceiling, arrivando a Little Black Submarines, che inizia in maniera acustica e tranquilla per poi aprirsi con uno stacco furibondo. Si passa ad un funky scolpito da una chitarra maestosa nei brani Sister, Stop Stop e Mind Eraser, seguiti da Nova Baby dove le tastiere prendono il sopravvento sulla chitarra. L’album in alcuni momenti può essere definito perfino pop ma riesce a non perdere la propria venatura blues rock, estrapolando due singoli di qualità come Gold On The Ceiling e Lonely Boy.
The Black Keys, un gruppo interessante, che consiglio a tutti gli appassionati di musica.
Giudizio: 7,5
Marco Travain