Dave Crowe è un beatboxer. Andy Balcon un chitarrista blues-rock dal gusto retrò e dal timbro graffiante, con un approccio vocale che ricorda molto Jim Morrison. Apparentemente due personalità musicali incompatibili, risultano invece un mix esplosivo, un punto di incontro tra passato e futuro.
E’ impossibile da descrivere a parole, dunque invito ad ascoltare subito la recente ed incredibile performance a Casa Bertallot:
Questi due ragazzi, per la prima volta in Italia, approdano l’1 Luglio sul palco dello Sherwood durante la serata dedicata ai Sotterranei (https://www.facebook.com/sotterranei?fref=ts) , collettivo di band padovane, che propongono sul second stage gli Elephant (https://www.facebook.com/elephant.padova?fref=ts) e i Blue Shoe Strings (https://www.facebook.com/BlueShoeStrings?fref=ts) . Le band nostrane aprono al meglio il duo anglosassone, riscaldando l’atmosfera con sonorità folk, blues e rock. Il pubblico si dimostra partecipe fin da subito ma è dalle prime note cantate da Andy e dalla scoperta dell’inverosimile talento di Dave che la folla esplode. Fischi di apprezzamento, applausi, sorrisi increduli.
Nonostante si siano esibiti in festival del calibro dello Sziget e del Glastonbury gli Heymoonshaker sono genuini e umili o almeno è la sensazione che trasmettono. Ti senti uno di loro, il contatto col pubblico è diretto, coinvolgente e spontaneo. Salgono sul palco vestiti di scuro, pantaloni stretti e una semplice maglietta nera. Affascinano subito, ti costringono ad ascoltare, nessuno può restare indifferente, sono tutti senza fiato. Il concerto culmina con un breve discorso del beatboxer, un discorso forse scontato, ma incredibilmente emozionante e profondo in quel contesto, in quel momento, pronunciato da quelle labbra. Un inno alla libertà di espressione, di pensiero, di parola, un’esortazione a vivere a pieno la sola vita che ci è concessa.
Ed è proprio quello che sono riusciti a fare questi due giovani musicisti. A vivere della loro passione, a incontrare tanti volti, tanti luoghi diversi e lontani e a portare il loro messaggio. Come ripetono spesso durante il live, tra una battuta scherzosa e un brano, “ascoltando le nostre canzoni vogliamo farvi diventare felici”. Ed è così, la loro musica risveglia le persone, le scuote dentro, le costringe a muoversi e a sorridere.
I due si incontrano nel 2009 come artisti di strada in Nuova Zelanda, ed è proprio per le vie dell’isola che iniziano ad esibirsi. I loro percorsi si separano ma il destino li fa rincontrare. Nel 2012 ottengono la possibilità di aprire Ghostpoet, De La Soul e Baxter Dury al Marseille’s Marsatac Festival e da qui inizia il loro grande successo in Francia. Ecco come la rivista Rolling Stone li definisce: “A well balanced mix of smiles, verbal sparring and an impressive performance convey deep emotions. Dazzling!” Dazzling, abbaglianti.
Durante l’estate gli Heymoonshaker iniziano a girare per i maggiori festival mondiali, portando il loro sound in Canada, Germania, Svizzera, Inghilterra, Ungheria.
A Marzo 2013 arriva il primo Ep “Shakerism” e l’estate 2014 li vede viaggiare per l’Europa, fino alla nostra penisola, la nostra provincia.
Un concerto incredibile quello del primo di luglio. L’accoglienza italiana credo sia stata apprezzata dal duo. “Più riceviamo da voi, più voi riceverete da noi” ripete Dave. Ed è così, un flusso di energia che pubblico e band si trasmettono a vicenda. Un concerto memorabile, che lascia il segno, che infonde carica e motivazione. Due ragazzi che hanno dimostrato che l’originalità e la spontaneità vengono premiate. Un esempio che vivere di musica è possibile, che ci sono tante persone disposte ad ascoltarti se hai qualcosa da dire e se lo sai dire nel modo giusto. Nome azzeccato “Heymoonshaker”. Ti scuotono davvero. Live rendono al meglio, se avrete occasione, non fateveli scappare.
https://www.facebook.com/heymoonshaker?fref=ts
Sara Berardelli