
Nell’ultimo periodo, il fenomeno dei “giochini virali” sta esplodendo in tutto il mondo: essi non sono altro che piccoli giochi per smatphone, tablet o pc, apparentemente semplici e stupidi, ma che risultano essere estremamente complicati, talmente tanto da portare il giocatore all’esasperazione. Inoltre, gli sviluppatori di questi, di solito non ci mettono più di 3-4 settimane a svilupparli: il tempo necessario per sistemare alcuni bug, e via, pubblicato sull’app store o market-place che sia. Basta poi che una persona lo scarichi, vada in escandescenza perché non riesce a giocarci, e il gioco è fatto. Si, perché quello che tiene vivi questi giochini è il passaparola: “ehi, scaricati questo gioco, e poi dimmi se riesci a vincere”, e da questa frase parte un passaparola di proporzioni bibliche che porta a provare quel gioco. Da qui nascono i “giochi virali”. Un esempio: il famosissimo Flappy Bird, apparentemente idiota ma di una crudeltà diabolica, è stato creato in meno di 3 settimane, e grazie agli ads presenti nel gioco, lo sviluppatore ha iniziato a guadagnare una cifra attorno ai 50 mila dollari al giorno. Poi, per varie controversie e minacce, si è visto costretto ad eliminare la sua creatura dagli store. Ora nascono circa 60 cloni di Flappy Bird al giorno, tutti di scarsissima qualità e che invadono inutilmente gli store dei nostri telefoni.
Ma un gioco, tutto italiano, sta impazzando in questo momento, tra cloni e polemiche: si tratta di 2048, un gioco matematico creato da un 19enne di Gorizia, Gabriele Cirulli, il cui scopo è quello di raggruppare, in una griglia 4×4, le caselle aventi lo stesso numero (tutte con multipli di 2) in modo da avere la somma totale, appunto 2048, in una unica casella. Anche qui, abbiamo davanti un gioco che sembra una cavolata, ma si dimostra più tosto di quel che sembra. Grazie al passaparola descritto prima, questo giochino è ormai su gli smatphone di tutti: il punto che lo differenzia da tanti altri “fenomeni virali” però, è il codice open source. Tutti si possono quindi fare un clone grazie al codice aperto del programma, dunque sugli app store sono comparsi una miriade di copie (sia ben fatte che inutili) di questo gioco che ha avuto un enorme successo.
Ma purtroppo, non è tutto rose e fiori, e anche il nostro Gabriele ha dovuto affrontare alcuni problemi: infatti, a distanza di pochi giorni dall’uscita di 2048 negli store, gli sviluppatori di un altro gioco, Threes!, hanno accusato Cirulli di plagio: infatti, Threes! non usa multipli di 2, ma di 3, per cui le somiglianze non sono poche, essendo già negli store da molto più tempo di 2048. D’altro canto, se pensiamo all’enorme numero di giochi simili che esistono di questi due, come si fa ad accusare di plagio lo sviluppatore di solo uno dei tanti presenti negli store? Probabilmente, il successo che ha riscontrato lo sviluppatore italiano, cosa che loro dal 23 gennaio ad oggi non hanno avuto, non è andato giù ai due sviluppatori di Threes!. A volte, il 3 non è il numero perfetto, e il 2 arriva sempre prima del 3.
Federico Prescianotto