La scrittura per liberare l'anima – Intervista alla scrittrice Carlotta Lezzi

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untitled3Quanti modi d’espressione ricerchiamo per concedere una via di fuga a noi stessi? C’è chi si vuole liberare dalla quotidianità, dalle preoccupazioni, dal dolore, dalla monotonia che spesso funge da sfondo alle nostre giornate. Pittura, disegno, musica, parole. Ricerchiamo qualcosa che ci faccia stare bene.
Oggi vi presento una bellissima donna, bravissima scrittrice, la poetessa Carlotta Lezzi, che c’ha dedicato del tempo per rispondere a qualche domanda sulla sua passione e su come vive l’arte dello scrivere.  


Salve Carlotta, è un piacere scriverle per quest’intervista. Si presenti pure ai nostri lettori di Estensione!

Salve a tutti, mi chiamo Carlotta Lezzi, nasco a Lecce nel 1980. Intraprendo studi classici, con particolare interesse per la filologia greca e il teatro antico. Vivo tra Pisa e Lecce.

Da cos’è nata questa sua grande passione per la scrittura?

Sin da piccola sono stata “educata” alla scrittura come forma d’arte per esprimere me stessa: è stato poi un percorso di lettura che mi ha portato a creare una coscienza letteraria da trasmettere anche attraverso le mie parole.

Da quanto tempo coltiva questa sua via d’espressione? 

Il mio primo scritto, anche se acerbo, risale all’età di 7 anni: una poesia sulla morte di Federico Garcia Lorca.

Quali sono i soggetti o le situazioni su cui le piace scrivere? Perchè?

La tematica è molto vasta ma ha sempre al centro il disvelamento della verità: secondo la mia visione il poeta deve farsi portatore del non detto, dello scomodo, rompendo le regole della società per bene, senza paura di risultare alieno.

untitled1Cosa prova nei confronti della scrittura, quando si lascia andare coi pensieri e le emozioni?

La scrittura è una sorta di veicolo per liberarsi e per liberare: quando scrivo mi sembra di essere vittima inconsapevole del processo di creazione di idee.

Come mai ha scelto proprio l’arte della poesia e non ha invece deciso di scrivere testi, racconti o romanzi?

In realtà è la poesia che ha scelto me: trovo naturale esprimermi in versi, per me è come respirare o nuotare. Non per questo non mi cimento con la prosa, ma diciamo che lo trovo più faticoso, che la poesia è parte delle mie mani, del mio essere.

untitled2Ho visto che ha pubblicato anche un libro di sue poesie. Com’è arrivata a questa decisione e come ha vissuto questa esperienza?

La pubblicazione è stata una sfida. Una persona che frequentavo all’epoca mi aveva convinta di non valere abbastanza, così ho inviato il manoscritto, per dimostrargli il contrario. Ci sono riuscita. Essendo però molto introversa non vivo sempre bene le presentazioni: credo che molti che si cimentano con la poesia condividano questo stato d’animo, perché è come mettersi a nudo nel profondo davanti ad un pubblico che non ti conosce.
 

Che cosa cerca di esprimere nelle sue poesie?

Senza dubbio, esprimo me stessa, come vedo il mondo, le relazioni, i contorni attraverso la mia lente.

Lei s’immagina mai la reazione di un lettore di fronte ai suoi pensieri? Come pensa si possa sentire leggendo le sue parole?

Essendo la poesia un genere molto svalutato, immagino due tipi di lettori: i pochi amanti, credo che percepiscano bene quello che voglio trasmettere, che individuino lo stile, oltre al contenuto; coloro che non amano il genere, invece, la trovano ostica e troppo intimista.

untitledCos’è per lei la scrittura, come arte in generale? Cos’è invece per lei la sua forma di composizione e come la vive?

Diceva un famoso personaggio che la scrittura è la pittura dell’anima. La penso esattamente allo stesso modo. Sia che si tratti di prosa o di poesia la situazione è la stessa: ognuno esprime un vissuto vero o immaginato attraverso le proprie parole, cerca di trasmettere agli altri gli stessi scenari che vede, che descrive, che inventa. E’ un grande dono. La mia forma di scrittura, invece, è delizia e castigo: devo scavare a fondo, scorticarmi nel fondo per poter mettere su carta i miei pensieri e non sempre è una cosa piacevole.

La ringrazio per la disponibilità e per il tempo che ha dedicato sia all’intervista, sia ai nostri lettori, che saranno sicuramente entusiasti di leggere questo articolo!

Ringrazio te, Marta, e tutti per l’attenzione prestata, a presto!
 
Per informazioni e contatti: http://carlottalezzi.wordpress.com/https://www.facebook.com/pages/Carlotta-Lezzi/482830741780642http://www.lafeltrinelli.it/libri/lezzi-carlotta/e-forte-l-ascolto/9788866670841
 
Marta Goldin
Le foto sono state fornite direttamente dall’intervistata

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