La fine di Windows XP, il colosso dei sistemi operativi

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Purtroppo è così. Windows XP è destinato a morire, uno dei sistemi operativi più usati negli ultimi 13 anni ad oggi. L’8 aprile di quest’anno, Microsoft cesserà definitivamente di supportare tramite aggiornamenti il sistema, obbligando i vari utenti ad aggiornare ad una versione più recente, e le scelte non sono molto ampie: il robusto Windows 7, il pesante Windows Vista e l’incompreso Windows 8.

Windows XP è “nato” nel lontano 25 ottobre 2001, partendo dall’idea di voler dare all’utente finale un’esperienza (da eXPerience prende la sigla XP) di utilizzo completamente nuova, fondendo assieme un’interfaccia grafica più gradevole e professionale ed un sistema multiutente, visto che all’epoca Windows 95/98/ME erano monoutente. Le particolarità maggiori erano il firewall integrato, e migliorato con i vari Service Pack, e la compatibilità con dispositivi 2.0, che aumentavano la produttività del sistema grazie all’alta velocità di trasferimento file (ormai superata dalle recenti 3.0). Sono state prodotte varie versioni del sistema, tra cui la Media Center Edition, installata in impianti di home theater basati su PC, la versione Tablet PC, ottimizzata per dispositivi mobili e la versione a x64, a 64bit, per PC con processori con maggiore potenza di calcolo e RAM sopra i 4 Gb. Proprio grazie all’aumento della potenza di calcolo dei computer, Microsoft ha deciso di destinare XP sia alle aziende, piccole e grandi, sia a privati, anche se la versione Server 2003 era pensata solo per le aziende. Così facendo, si è assicurata il successo, dando ai consumatori un sistema operativo sicuro, professionale e leggero.

Dopo 13 lunghi anni di onorato servizio, la società di Redmond ha deciso di spegnere per sempre il sistema operativo che ha rivoluzionato il modo di “rapportarsi” con un computer, dando un ultimatum ad aziende e privati. “O aggiornate, o siete spacciati” dice in poche semplici parole. Il perché è chiaro: non aggiornando più il sistema, Windows XP non sarà più un sistema sicuro per navigare in rete. Tutto ciò darà via libera a cracker e pirati informatici, i quali tenteranno di trovare delle falle nel sistema tramite il reverse engineering: in breve, basta sapere cosa un aggiornamento va a correggere su di un sistema più recente (come Vista, Seven o 8) per scovare la falla in quello più vecchio (in questo caso XP). Di conseguenza, i computer che montano XP saranno soggetti a frequenti attacchi, visto che Microsoft non rilascerà più aggiornamenti per risolvere il problema.

La cosa più grave è l’alta percentuale di utilizzatori che ancora usano XP, tra cui anche importanti aziende: proprio ad esse Microsoft si rivolge, invitando ad aggiornare nel più breve tempo possibile.

I numeri parlano chiaro: il 29% degli utenti usa ancora Windows XP, anche se il 46% è già passato a Seven, mentre il 10% ha optato per Windows 8. Solo il 3,6% ha deciso di montare Vista sulle proprie macchine.

La soluzione migliore per le aziende in questo caso è isolare le macchine con Windows XP, quindi disconnetterle dalla rete fino all’aggiornamento definitivo. Anche i privati sono caldamente invitat a farlo: per informarsi sulle varie opportunità che offrono i vari sistemi operativi più recenti, basta una piccola ricerca in internet, visto che si è ancora in tempo.

Windows XP ha certamente regnato incontrastato nelle nostre case, ma è giunto il momento, per chi non l’ha già fatto, di congedarlo con onore e dar spazio alla nuova generazione. Grazie Windows XP.

Federico Prescianotto