Quanti di voi hanno sempre sognato di poter navigare in internet in tutta tranquillità, e senza attendere secoli prima che la lettera G della parola Google compaia sullo schermo? Ok, forse è una visione un po’ esagerata della realtà: grazie all’adsl ormai, la velocità di connessione arriva anche a 20 Mbit\secondo, ed i tempi di caricamento delle pagine web sono stati ridotti drasticamente. Purtroppo però, la rete cablata è soggetta a rallentamenti dovuti alla distanza, per cui non è sempre sicura la connessione ad alta velocità. Ma ecco che in aiuto arriva lei, la fibra ottica. In questo articolo, vedremo cos’è, gli impieghi e la situazione nel Veneto ed in Italia a livello di utilizzo della stessa.
Sostanzialmente, quando si parla di fibra ottica, s’intende un fascio composto di sottili filamenti di materiale vetroso o polimerico che permettono il passaggio della luce al loro interno, attraverso quella che viene chiamata propagazione guidata. Viene utilizzata soprattutto nell’ambito delle telecomunicazioni e dei servizi di rete a banda larga (per citarne alcuni: Rai, Fastweb, Autostrade S.p.A., Enel, ecc.). Il funzionamento è semplicissimo: all’interno viene trasmesso un campo elettrico ad alta frequenza (vicino a quella degli infrarossi), questo fa sì che la perdita dei dati sia pressoché nulla.
È un mezzo di trasmissione perfetto, perché non risente di disturbi elettromagnetici e riesce a trasferire in uscita tutta la potenza del segnale in entrata. Questo è impossibile con le linee adsl classiche, perché mano a mano che ci si allontana dalla centrale da dove parte il segnale, in uscita esso arriva sempre più debole, fino a raggiungere una potenza talmente bassa da renderlo inutilizzabile. Di solito, questo accade a distanza di 5-6 km dalla centrale.
Come abbiamo già detto, gli impieghi riguardano tutto ciò che ha a che fare con le comunicazioni: basta pensare che un segnale attraverso fibra ottica può partire da Milano ed arrivare a Napoli, in pochissimi secondi e perfettamente integro. Comunque, anche la fibra ottica ha delle limitazioni, che riguardano la capacità di carico del segnale e la velocità con cui si propaga all’interno del cavo (le cosiddette dispersioni modali, cromatiche e di polarizzazione), ma rimane sempre un’ottima soluzione. Anche gli ospedali, come l’Ospedale di Este, hanno i loro collegamenti in fibra ottica: in questi casi, la velocità di trasmissione è vitale, ed è importante che i dati arrivino nel più breve tempo possibile.
Oltre a tutto ciò, la fibra ha anche altre caratteristiche che la rendono un oggetto assai prezioso: i consumi di utilizzo sono bassissimi, è resistente a qualsiasi condizione atmosferica, è flessibile e leggerissima (1 km = >2 kg), è molto più piccolo e pratico di un comune cavo coassiale. Unica pecca: il costo. Per posare solamente pochi chilometri di cavi, è necessario spendere cifre altissime.
Ma cosa cambia realmente in trasmissione e in ricezione dei dati? Sicuramente, la velocità aumenta esponenzialmente: infatti, quando si parla di fibra, si parla di 100 Mbit\secondo, se non di più, fino ad arrivare anche alla velocità del Terabit (= 1.000.000 Mbit\secondo…fenomenale!). Poi, come già ripetuto più volte, l’integrità dei dati, i quali non sono soggetti a nessuno interferenza. Insomma, un’assicurazione contro la lentezza e dispersività della connessione comune.
Perché dunque, in Italia la fibra ottica è ancora un’utopia? Semplicemente per l’elevato costo della posa dei cavi, ma soprattutto per la scarsa diffusione di infrastrutture che erogano il servizio. A Milano, la connessione veloce è possibile, per via della presenza di Telecom e Vodafone. Ma nel nostro comune, è alquanto improbabile che si decida di installare la fibra su tutto il territorio. I costi sarebbero talmente alti da non riuscire a sanare un possibile debito. C’è poi il fatto che il servizio non è disponibile in tutte le regioni, per cui è più conveniente attivare un servizio con copertura 20 Mbit, il quale, per i più sfortunati, si trasforma in 10 Mbit, o addirittura 7-5 Mbit. Le poche città che possono permettersela devono ringraziare Fastweb, una delle prime che ha “sdoganato” la fibra nel nostro paese. Anche a livello economico, è una grossa perdita: le imprese sono volte ad utilizzare servizi digitali, quali Cloud, E-Commerce, ecc., quindi senza banda larga, è praticamente impossibile stare al passo, ed un possibile rilancio delle imprese viene soffocato.
Non ci resta che attendere con ansia che il “segnale” venga recepito da chi di dovere: ma con le connessioni che ci si trova qui in Italia, è un po’ difficile arrivi.
Federico Prescianotto