Zodiac (nato sotto il segno dei pesci)

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Fonte foto: www.unionfilms.org

 

  • Regia: David Fincher
  • Sceneggiatura: James Vanderbilt
  • Cast: Jake Gyllenhall, Mark Ruffalo, Robert Downey Jr., John Carroll Lynch, Chloe Sevigny, Anthony Edwards
  • Durata: 158 minuti
  • Genere: Thriller
  • Anno: 2007

 
TRAMA
Nella San Francisco fine anni ’60, un killer seriale comincia a infondere terrore in tutta la popolazione. Il killer comincia a scrivere lettere ai giornali, firmandosi con il nome di Zodiac. Robert Graysmith è il vignettista del San Francisco Chronicle e assiste all’arrivo delle lettere nella redazione del giornale. Da subito il suo interesse per il caso è morboso, fino a disturbare il giornalista di cronica che si occupa del caso, Paul Avery. Gli anni passano ma l’assassino rimane senza volto, ed è allora che Graysmith decide di interessarsi direttamente al caso, abbandonando il lavoro e cominciando a scrivere un libro sul killer dello Zodiaco. Riuscirà a scoprire il colpevole?
CRITICA
Presentato in concorso al Festival di Cannes, “Zodiac” rappresenta la conferma delle mirabili capacità del regista americano David Fincher. Sicuramente non è il suo film più riuscito o più famoso ma “Zodiac” è sicuramente un prodotto cinematografico di ottimo livello. Fincher con questo film si pone come uno dei maestri del thriller moderno, avendo la straordinaria capacità di realizzare colpi di scena totalmente inaspettati, creando situazioni che incutono lo spettatore, facendolo rimpicciolire sulla poltroncina del cinema. Guardare un suo film è come guidare in una landa desolata per centinai di chilometri e poi, senza accorgersene, cadere in un burrone. 
Inutile negare che in “Zodiac” ci sono delle lacune, che vanno ad appannare le abilità registiche di Fincher, prima fra tutte la durata spropositata per un film di questo genere, quasi due ore e quaranta minuti. Allungando troppo il minutaggio si è perso il momento critico, il climax che avrebbe dovuto sconvolgere lo spettatore. Per far fronte a questo problema, infatti, si è dovuto inserire una scena nella quale il protagonista si trova in uno scantinato con un sospettato con un’aria molto minacciosa. Una scena completamente inutile che serve solo a tenere ancora l’attenzione dello spettatore.
Anche il finale del film è a sfavore del regista, che non ha saputo mantenere la giusta andatura, troncando il film in maniera brusca ed inaspettata, lasciandoti quella sensazione di amaro in bocca, condita da un espressione dipinta nel viso, traducibile sotto il termine “embè?”.
Altro fattore influenza il film negativamente è la gestione dei personaggi, tutti troppo stilizzati sotto l’unica chiave di lettura possibile che unisce i tre protagonisti: la morbosità che diventa ossessione. In questo c’è stata una prova superba degli attori del cast, anche se, ribadisco, è mancato un approfondimento sul personaggio specifico; ad esempio il personaggio interpretato da Robert Downey Jr. comincia a entrare nel tunnel della droga e dell’alcool e quando questo succede, quello che fino a quel punto era stato un coprotagonista, scompare.
VALUTAZIONE
Dopo aver sparato a zero su questo film, vi dico che è assolutamente da vedere. È da vedere perché questi “errori” non influenzano la storia cosi ben scritta e affascinante. “Zodiac” non si avvicina di certo all’intensità di “Se7en” ma non demerita nei confronti di uno dei thriller più belli di tutti i tempi. In definitiva fregatevene delle imperfezioni e guardate “Zodiac”.
 VOTO: 7
 CITAZIONI
 Non lo posso provare.
Questo non vuol dire che non può essere vero?”
 Mi piace uccidere la gente, sopratutto perché l’uomo è l’animale più pericoloso di tutti…
 

 
Giulio Zancanella