Spectre, quando 007 annoia

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2008
(fonte foto: amazingorfunny.it)
(fonte foto: amazingorfunny.it)

Spectre, il nuovo e quarto capitolo della serie 007 con protagonista Daniel Craig (probabilmente all’ultima apparizione), e il secondo film (dopo Skyfall) con regista Sam Mendes, già vincitore del premio oscar alla regia per American Beauty.

Il film prosegue la falsa riga della saga del nuovo Bond di Daniel Craig, freddo, spietato, oscuro, umano ed implacabile. Rendere il personaggio un po’ più “dark” ha fatto le fortune di alcune saghe negli ultimi tempi, ma a mio avviso ha dato meno appeal al personaggio di 007. Personalmente non ho mai ritenuto Daniel Craig un attore idoneo a interpretare James Bond, e questo film me lo ha confermato ancora una volta. Léa Seydoux (Madeleine Swann) ha offerto una prova di dubbio livello, con una qualità recitativa abbastanza scarsa, sembrando un pesce fuor d’acqua in ogni scena. Il personaggio creato è talmente poco realistico che durante l’intero film non la si vede come una “bond girl”, ma come una attrice che cerca di barcamenarsi in un ruolo con il quale non ha niente da spartire.

Le note positive per quanto riguarda il cast sono Cristoph Waltz (Bastardi senza Gloria/Django) e Andrew Scott (principale antagonista della serie Sherlock), entrambi offrono una recitazione di elevatissimo livello, migliorando un film che altrimenti avrebbe gran poco da offrire.

La storia di Spectre, come la sceneggiatura stessa, lascia perplessi. Vi sono buchi di trama non di poco conto e molte scelte narrative sono a dir poco superficiali. Si è cercato di dare un nuovo tono alla serie di Bond, per tenerlo al passo con i tempi, ma tutto ciò è servito solamente a diminuire la qualità narrativa e a far scomparire i tratti del classico.

Non posso però esimermi dall’applaudire gli effetti speciali, a dir poco strepitosi: alcune esplosioni sono talmente belle da lasciare a bocca aperta. Da un punto di vista visivo il film è molto buono, purtroppo non ci si può basare solamente su questo per valutare un film. Alla regia Sam Mendes, considerato universalmente come un grande regista offre una prova in chiaroscuro, offrendo certe inquadrature e sezioni di livello altissimo, e altre che non rendono certo merito alla sua fama.

Un film empio, che regala gran poco allo spettatore, qualcuno potrebbe obiettare che è un film di puro intrattenimento, ma mi sento di dire che più che intrattenere, Spectre annoia. Un film che a mio avviso, senza le meritevoli interpretazioni di Andrew Scott e Cristoph Waltz avrebbe gran poco da offrire. Sicuramente ci si aspettava molto di più da una delle serie più amate della storia del cinema, sperando che riesca a tornare ai fasti iniziali beneficiando dal cambio di attore principale (Daniel Craig stesso).