È finalmente arrivato il momento in cui le stelle presenti sopra Hollywood discendono sulla terra per essere celebrate. La notte degli Oscar è giunta, e il talento che pervade la grande hall del Dolby Theatre di Los Angeles è tale da illuminare l’intera platea.
La serata comincia con l’Oscar al Miglior Attore Non Protagonista, tra tutti i fantastici attori presenti in questa categoria, la spunta Mahershala Ali (già attore in “House of Cards”), il quale vince grazie alla superba interpretazione regalata in “Moonlight“. Si prosegue con gli Oscar al Miglior Trucco e Acconciatura: se lo aggiudicano gli italianissimi Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini per il lavoro compiuto in “Suicide Squad”; il premio per i Migliori Costumi invece va a Colleen Atwood per “Animali Fantastici e Dove Trovarli”.
È il turno dell’Oscar al Miglior Documentario. “Fuocoammare”, candidato italiano, purtroppo non riesce a prevalere. La statuetta finisce a “O.J.: Made in America”, che con le sue otto ore di durata, diventa il film più lungo di sempre a vincere una statuetta. Sylvain Bellemare vince l’Oscar per il Miglior Montaggio Sonoro, editore nel film “Arrival”. Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace con “La Battaglia di Hacksaw Ridge” portano a casa il premio per il Miglior Sonoro.
La statuetta successiva è quella riguardante il premio alla Migliore Attrice Non Protagonista, uno dei premi più contesi, vista l’immensa mole di talento in gioco. Alla fine la spunta Viola Davis, splendida attrice in “Barriere (Fences)”. La serata prende una piega completamente diversa, di tipo politico, quando il regista del vincitore della categoria Miglior Film Straniero, “Il Cliente”, si impone contro la politica sull’immigrazione di Trump.
Successivamente viene assegnato il premio al Miglior Cortometraggio d’Animazione, la vittoria va a “Piper”, film di Alan Barillaro. Il Miglior Film d’Animazione va invece a “Zootropolis”, nonostante la potente ed esaltante candidatura di “Kubo e la spada magica”. L’Oscar alla Migliore Scenografia va a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per il magistrale compito svolto in “La La Land“, primo Oscar della serata per il musical più celebrato dell’anno. A sorpresa l’Oscar ai Migliori Effetti Speciali va a “Il libro della giungla”, che scalza il ben più blasonato “Rogue One: a Star Wars story”.
Arriva poi il secondo Oscar per “La battaglia di Hacksaw Ridge” che si aggiudica il premio al Miglior Montaggio. John Gilbert è al secondo Oscar della carriera dopo quello vinto grazie al suo lavoro ne “Il Signore degli Anelli”. Successivamente, la statuetta per il Miglior Cortometraggio Documentario va a “The White Helmets”, regia di Orlando von Einsiedel. Il Miglior Cortometraggio invece è “Sing”, di Kristóf Deák. Uno degli Oscar più importanti, quello riguardante la Fotografia va a Linus Sandgren, per “La La Land”. Neanche una statuetta quindi per Silence, capolavoro di Martin Scorsese, snobbato totalmente dall’Academy.
Dopo lo show musicale di John Legend vengono annunciati i vincitori dei premi riguardanti la Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone; il primo va a Justin Hurwitz, magistrale interprete delle musiche in “La La Land”; il secondo va a “City of Stars”, canzone ormai famosissima presente nel film “La La Land”. La Miglior Sceneggiatura Originale va a Kenneth Lonergan, per il magistrale lavoro svolto in “Manchester By The Sea“, portando sul grande schermo una scrittura di livello altissimo. Altro premio meritatissimo è quello assegnato a Barry Jenkins e Tarell McCraney per “Moonlight” per la Miglior Sceneggiatura Non Originale.
La corona di Miglior Regista viene posta sul capo di Damien Chazelle per il film “La La Land “: è il più giovane regista di sempre (32 anni) a vincere l’Oscar alla regia. Si passa finalmente alla candidature per il Miglior Attore e la Migliore Attrice Protagonista; nella prima categoria stravince Casey Affleck, con una delle interpretazioni più significative dell’anno, nel film “Manchester By The Sea“; nella seconda categoria, la regina di questa edizione è Emma Stone: la scapestrata attrice sognante di “La La Land” riesce finalmente a realizzare il suo sogno.
Infine, la statuetta più ambita – quella del Miglior Film – va a “Moonlight” dopo che era stata erroneamente assegnata la statuetta a “La La Land“. La scena che porta alla vittoria del film di Barry Jenkins ha dell’incredibile, con i produttori di “La La Land” letteralmente spogliati del premio finale. “Moonlight” quindi si erge a sorpresa dalla manifestazione, battendo i ben più quotati “Arrival” e “La La Land”, non senza destare qualche perplessità. Si conclude quindi con un finale agrodolce la magnifica avventura di “La La Land” agli Oscar, ricalcando perfettamente il finale melanconico della stessa pellicola.
Di seguito, la lista completa:
Miglior fotografia: La La Land
Miglior cortometraggio: Sing
Miglior cortometraggio documentario: The White Helmets
Miglior montaggio: Hacksaw Ridge
Migliori effetti speciali: Il Libro della Giungla
Miglior scenografia: La La Land
Miglior film d’animazione: Zootropolis
Miglior corto di animazione: Piper
Miglior film straniero: Il cliente
Miglior attrice non protagonista: Viola Davis (Barriere)
Miglior montaggio sonoro: Arrival
Miglior sonoro: La battaglia di Hacksaw Ridge
Miglior colonna sonora: La La Land
Miglior canzone: City of Stars (La La Land)
Miglior documentario: O.J.: Made in America
Migliori costumi: Animali fantastici e dove trovarli
Miglior trucco: Suicide Squad
Miglior attore non protagonista: Mahershala Ali (Moonlight)
Miglior sceneggiatura originale: Kenneth Lonergan (Manchester By The Sea)
Miglior sceneggiatura non originale: Barry Jenkins e Tarell McCraney (Moonlight)
Miglior attore protagonista: Casey Affleck (Manchester By The Sea)
Migliore attrice protagonista: Emma Stone (La La Land)
Miglior regia: Damien Chazelle (La La Land)
Miglior film: Moonlight