- Regia: Mark Dindal
- Sceneggiatura: David Reynolds
- Cast: Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Anna Marchesini, Adalberto Maria Merli
- Durata: 78 minuti
- Genere: Animazione, Comico
- Anno: 2000
TRAMA
Kuzco è un giovane imperatore dell’america precolombiana e governa il suo regno con totale disiteresse per il suo popolo. La sua consigliera Yzma cerca in continuazione di rubargli il trono e di conseguenza, Kuzco decide di lincenziarla. Risentita, Yzma elabora un piano per uccidre Kuzco con un veleno e diventare lei stessa imperatrice ma Kronk, il suo serve tutto muscoli niente cervello, sbaglia la fiala e al posto di eliminare il re, lo trasforma in un lama. Kronk ha quindi l’incarico di far scomparire il Kuzco, ma accidentalmente lo fa finire in un carro di un contadino di nome Patcha. Fatalità, questo era stato convocato poche ore prima dall’imperatore il quale gli aveva comunicato che il suo villaggio sarebbe stato distrutto per far spazio alla propria residenza estiva. Pacha, accortosi che il lama è in realtà l’imperatore, gli propone un patto: lui lo aiutere a tornare umano ma l’imperatore dovrà costruire il suo nuovo palazzo da un altra parte. Comincia così il viaggio con mille pericoli dell’imperatore e del contadino.
CRITICA
“Le follie dell’imperatore” sicuramente non è il classico film della Disney, in quanto abbandona i canoni classici che la casa di produzione californiana ha sempre adoperato. Prima fra tutte è l’assenza di canzoni (tranne quella iniziale sui titoli di testa), che negli anni ’90 hanno sempre avuto un ruolo chiave nei film disneyani. Un secondo punto è l’utilizzo di un umorismo satirico e provocatorio, senza mai ricadere sul banale o sul volgare. Questa caratteristica è racchiusa nel personaggio di Kronk, che come presenza scenica può ricordare quella del genio della lampada di “Aladdin”; questo ragazzone enorme sprigiona un umorismo che pochi personaggi animati sono riusciti a trasmettere. Kronk fa ridere come non mai, con la forse banale, anche se mai sperimentata in un cartone della casa di Topolino, contraposizione fra bello-muscoloso e ingenuità-fanciullezza.
Kuzco è uno dei pochi protagonisti della Disney che all’inizio del film manifesta un carattere negativo, comportando anche un evidente cambiamento nella morale intrinseca del film. Questo consente un costante climax di miglioramento del protagonista e tale porta il pubblico ad affezionarsi maggiormente a Kuzco. Riprendendo il concetto di morale, da sempre presente nei film d’animazione in quanto indirizzato ad un pubblico di bambini, il crescendo dei personaggi permette un interpretazione di questa più raggiungibile ed evidente, in quanto ci si accorge fin da subito del cambiamento caratteriale, sottolineandolo nella scena finale. Sono presenti più concetti da approfondire come quello dell’amicizia, della differenza di classe sociale e della generosità verso il prossimo. Questo multilivello morale ne inceppa però, l’approfondimento di uno singolo che, può essere considerato sia in maniera positiva che in negativa. Positivamente appunto perchè trattati in maniera semplice sono facilmente apprendibili, negativamente in quanto questi vengono trattati troppo superficialmente dando vita ad alcune lacune nella trama. Da applaudire il grande doppiaggio del duo comico di Luca e Paolo, rispettivamente Kuzco e Kronk, senza dimenticare anche la grande partecipazione di Anna Marchesini, che interpreta Yzma.
VALUTAZIONE
Ricapitolando: un film di alto contenuto comico, ma anche con molti valori che forse, avrebbero potuto essere sviluppati in maniera più adeguata, magari soffermandosi principalmente su un concetto singolo, rendendo più velati gli altri. Probabilmente “Le Follie dell’imperatore” resterà uno dei più grandi successi comici della Disney. Lo consiglio a tutti: è un ottimo film per far divertire tutti i bambini e un ottimo film per tornare a ridere come loro.
VOTO: 7
CITAZIONI
“Kronk diavolo
Kronk angelo: Te l’ho già spiegato. Questa è un’arpa, e tu lo sai!
Kronk diavolo: Sì, certo. Quella è un’arpa. E quello è un vestitino.
Kronk angelo: Una tunica!
Kronk diavolo: Numero due. Guarda che so fare! Eh eh eh eh!
Kronk: Ma… scusami tanto, questo cosa c’entra?
Kronk angelo: No no. È un valido argomento“
Giulio Zancanella