la Notte Più Profonda
Che nutrendosi di luce
Nel buio vi conduce.
Se la mia Nera Mano
Ghermirà un cuore umano
Privi di terreno affanno
I morti risorgeranno!”
Giuramento delle Lanterne Nere
Non è che per caso non sapete come passare il tempo in questa strana estate che con le sue incessanti piogge vi costringe in casa? Se la risposta è sì, e se vi piacciono i fumetti, vi consiglio di iniziare a leggere la saga della DC Comics scritta da Geoff Johns e Ethan Van Sciver nel 2009.
In questa serie di albi, che coinvolgono tutte le testate dell’universo DC, potrete ritrovare i vostri personaggi preferiti intenti a combattere una delle peggiori minacce mai affrontate dalla Justice League of America!
TRAMA: sul pianeta di OA, sede dei Guardiani dell’Universo e del Corpo delle Lanterne Verdi, è custodito un libro in cui è profetizzato da tempo l’avvento di quello che sarà il momento di maggior difficoltà per il Corpo; nel corso degli anni questa nefasta profezia ha assunto il nome de “La Notte Più Profonda”. I sintomi di tale sciagura si percepiscono con la detonazione dello spettro emozionale, ovvero quando i colori della paura, dell’avidità, della rabbia, della volontà, della speranza, dell’amore e della compassione giungono a brillare insieme, dando vita a una guerra nell’universo; mentre l’avvento si ha quando il pluri-criminale necrofilo William Hand, alias Mano Nera, stermina la propria famiglia e poi si suicida. In quel momento, accanto al suo cadavere appare la Guardiana Scar, che vomitando dalla sua bocca un anello nero, riporta in vita Mano Nera, resuscitando così la prima Lanterna Nera.
In seguito un’orda di anelli neri apparirà dal nulla e si legherà ad ogni eroe o criminale defunto, riportandoli in vita con un solo scopo: uccidere ogni essere vivente della galassia; solo in questo modo infatti, secondo il credo delle Lanterne Nere, sarà possibile finalmente portare ordine e pace in tutto il Creato.
Per contrastare questa sconvolgente e inedita minaccia i vari corpi di Lanterne saranno costretti a mettere da parte i vecchi dissapori e stringere nuove alleanze, per proteggere l’universo e la vita in ogni sua forma.
Scritta nel 2009 da uno degli autori più prolifici e apprezzati della storia della DC Comics, Geoff Johns, “Blackest Night” è stato uno degli eventi più a lungo profetizzati e attesi di tutta la continuity DC. Questo crossover è riuscito a combinare l’adrenalinica esperienza da sceneggiatore di Johns alla maestria di Ivan Reis come disegnatore, realizzando tavole carismatiche e cariche di pathos, capaci con i loro colori di coinvolgere il lettore e trasportarlo nei più oscuri meandri della Notte Più Profonda. I colori delle pagine hanno infatti un ruolo decisivo, in quanto rappresentano le emozioni che i personaggi stanno vivendo in quel momento; rabbia, paura, volontà: ogni emozione ha un colore e Reis ne usa le tonalità più forti, per farne risaltare l’intensità. Altro plauso va fatto per come è stata ben gestita una gran quantità di personaggi diversi, ognuno di essi ben caratterizzato, ma senza cadere in ridicoli o
penosi cliché, come invece avviene spesso nella scuola giapponese, dove i manga altamente popolati si riducono spesso a stereotipizzazioni dei personaggi. Qui invece ogni personaggio è ben studiato: il suo tempo e
la sua storia all’interno dell’intero arco narrativo sono sapientemente calibrati per giungere al culmine della battaglia non come un insieme di singoli, ma come collettività.
Anche in questo caso molto azzeccata la scelta del duo di protagonisti principali: Lanterna Verde (Hal Jordan) e Flash (Barry Allen); due personaggi che hanno affrontato la morte in prima persona, ma che forse non hanno ben compreso le conseguenze che comporta lo sfuggirle. In più la miscela dei loro caratteri esplosivi riesce a dar vita sia a gag originali che a momenti davvero emozionanti. E a tal proposito la bravura combinata di Johns e Reis emerge in tutto il suo splendore nel momento dell’incontro tra gli eroi vivi e i non-morti: il terrore, la paura e la disperazione dei protagonisti emergono da ogni parola, detta o non detta, da ogni espressione e da ogni tratto della matita.
In conclusione un’opera frizzante, briosa ed emozionante, che non può mancare alla collezione di un serio appassionato di fumetti, e che consiglio soprattutto a chi ha una conoscenza già abbastanza approfondita del DC Universe.
Andrea Pettenuzzo