- Regia: Don Scanlon
- Sceneggiatura: Dan Scanlon, Daniel Gerson, Robert L. Baird
- Cast (Voci): Billy Crystal, John Goodman, Steve Buscemi, Joel Murrey, Helen Mirrey.
- Durata: 104 minuti
- Genere: animazione, commedia
- Anno: 2013
TRAMA
Qual è la massima ambizione per un mostro? Spaventare, naturalmente, e la Monster University è la miglior scuola dove imparare ad essere mostruosi. È qui che s’incontrano Mike Wazowski (un piccolo mostro tondeggiante e monoculare) e James P. Sullivan (una montagna di pelo alta due metri), entrambi con l’ambizione di diventare i migliori spaventatori di sempre. Il loro sogno però s’interrompe bruscamente quando è messa davanti a loro la dura realtà: Mike è un mostro che non fa paura e Sullivan pur avendo tutte le capacità non si applica nello studio, di conseguenza la rettrice Tritamarmo gli espelle dal corso di spaventologia alla quale erano iscritti. I due giovani mostri però non demordono e s’iscrivono ad una confraternita, decisamente particolare, per partecipare alle spaventiadi, una competizione che decreta la confraternita più terrificante, pensando che una loro possibile vittoria li possa far riammettere nel prestigioso corso.
CRITICA
Non per essere troppo “cattivo” fin da subito, ma la parte più bella di questo film è il cortometraggio iniziale (“The Blue Ombrella”).La fabbrica delle idee di Emeryville ha qualche ingranaggio che non funziona bene e continua a produrre prodotti di media qualità, come se la Ferrari cominciasse a fabbricare stationwagon.
Forse sono stato troppo brusco.
“Monster University” è un film che piace e diverte, ma non riesce a conquistare la fantasia e l’immaginazione come i grandi capolavori pixariani che l’hanno preceduto. La trama del film risulta banale; un classico film sul college americano, con il classico rapporto prima nemici e poi amici fra secchione e tipo tosto, e le ormai noiose rivalità fra confraternite. Prendere in ballo i personaggi di un film d’animazione capolavoro come “Monster & Co” e inserirli su una trama del genere, credo sia un delitto senza ritegno.Far debuttare alla regia Don Scanlon con personaggi di questa caratura è stato un grave errore, la responsabilità era troppa e nonostante gli incassi superiori ai 700 milioni di dollari, avrei preferito che la regia fosse stata di Peter Docter, regista di “Up” e “Monster & Co”, per una continuità artistica e stilistica nel film.
Ora cominciamo con le note di merito del film: lo sviluppo grafico è impressionante. Ogni anno che passa i movimenti dei personaggi si fanno più naturali, i colori più nitidi e accesi, le espressioni più realistiche; la Pixar sta andando oltre ogni possibilità di creazione grafica grazie a hardware e software fatti apposta per la casa di produzione californiana (vedi Maya). È incredibile l’evoluzione fatta in diciannove anni da “Toy Story”. Ma il vero punto di forza di “MU” è il messaggio che dà al pubblico: accettare i propri limiti e le proprie capacità senza essere presuntosi, e sapere ricavare il meglio dalle sconfitte personali, riuscendo a farle diventare delle vittorie. Un messaggio chiaro, comprensibile e utile al pubblico di tutte le fasce.
VALUTAZIONI
Alcune scene, è inutile negarlo, sono esilaranti e veramente ben fatte; ma per i fan più accaniti della Pixar sarà una delusione. È dal 2010 che non produce un film di alta qualità come “Wall e” o “Ratatouille” e le aspettative per i prossimi “The Good Dinosaur” e “Inside Out” si fanno sempre più alte.
È un film che consiglio a tutti, nonostante le critiche negative, ma da una casa di produzione di questo livello non si possono accettare questi “errori”; di sicuro tutti i bambini degli anni ’90 rimpiangeranno quei bei vecchi mostri che tanto ci hanno divertito.
VOTO
6 +
CITAZIONI
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Giulio Zancanella