MONSELICE. Novembre 2017: tra i 145 finalisti di Area Sanremo 2018, il concorso che offre agli artisti emergenti la possibilità di guadagnarsi un posto nella sezione “Giovani” del Festival della Canzone italiana, ci sono anche i “Baruffa”, trio padovano formato da Emanuele Rossi (voce e basso), Enrico Da Rù (chitarra) e Marco Marabese (tastiere e sintetizzatori), in gara con il brano “Ti darò un perché”.
Oggi, a un anno e mezzo di distanza dall’avventura sanremese e con una line-up allargata a quattro elementi grazie all’ingresso in pianta stabile del batterista Luca Alibardi, i Baruffa proseguono il proprio percorso di evoluzione musicale fatto di sonorità originali, in equilibrio tra il pop rock e l’elettronica, e di testi in italiano tutt’altro che banali. Un percorso che li porterà nel corso del 2020 alla pubblicazione del primo album, prodotto da Davide Maggioni dell’etichetta discografica Matilde Dischi e distribuito da Artist First.
In attesa del disco, la band ha deciso di rilasciare diversi singoli direttamente estratti da questo: l’8 febbraio è stata pubblicata “Nevrotica sociale”, il 12 aprile è stato il turno di “Rovigo”, e altri ne arriveranno nei prossimi mesi (il prossimo, intitolato “Sandro”, è previsto per giugno). «“Nevrotica asociale” è una presa in giro benevola di una ragazza che ci stava un po’ sulle scatole – spiega Emanuele “Lele” Rossi, voce e basso del gruppo – ma è una descrizione che si può estendere a tutte quelle persone chiuse nelle proprie convinzioni, che non sanno accettare altri modi di essere al di fuori del proprio».
Titolo decisamente atipico anche per l’altro singolo, “Rovigo”, città solitamente al centro di sfottò e detti popolari più che di canzoni pop rock. In questo caso, «“Rovigo” racconta il mitico periodo del liceo, che alcuni di noi hanno frequentato proprio lì… anche se i flussi di ricordi inseriti nel testo appartengono a tutti e quattro, vedi la mia Punto blu – svela Lele – Rovigo è pertanto un luogo idealizzato in cui avviene il passaggio dall’adolescenza, caratterizzata dagli innamoramenti facili e dall’onnipotenza tipica di quell’età, alla maturità. Possiamo dire che c’è una Rovigo in ognuno di noi».
Il video della canzone è in arrivo in questi giorni. Nel frattempo l’attività live dei Baruffa non si ferma: venerdì 26 aprile saranno al Crazy Bull Café di Genova, sabato 27 si esibiranno alla Limonaia Club di Fucecchio (Firenze), in entrambi i casi in apertura a “Legno”, duo prodotto da Matilde Dischi che sta ottenendo un buon successo di pubblico. La band tornerà a suonare in Veneto, per la precisione – manco a dirlo – a Rovigo, sabato 4 maggio all’Osteria ai Trani, durante il festival “Rovigoracconta” e in compagnia dei “Mediterranea Nadir”, altra band della Bassa Padovana in rampa di lancio.
Tutti i singoli dei Baruffa sono disponibili sui digital store, Spotify e iTunes compresi.
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