L'arte di Sara: i suoi ritratti

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Questa settimana vi presento un’artista particolare, un’amante del disegno, un’amante dei ritratti. Questa fantastica e giovane ragazza, Sara, ha avuto la pazienza di concedere, ai lettori di Estensione, del tempo per un’interessante intervista.

Ciao Sara, presentati pure ai lettori di Estensione!

Ciao a tutti e grazie Marta per questa opportunità. Mi chiamo Sara, ho 23 anni e studio Product Service System Design al Politecnico di Milano. Nel tempo libero realizzo ritratti e illustrazioni che pubblico sulla mia pagina Facebook I ritratti di Sara.

10478282_685245968177268_242598239_nDa cos’è nata questa tua passione per il disegno e, in particolare, la ritrattistica?

I volti mi hanno sempre interessata. Lo sguardo specialmente, è il mio particolare preferito. Può sembrare scontato, ma quando disegno è il punto da cui solitamente inizio, perchè mi aiuta a capire qualcosa in più della persona che sto ritraendo.
L’amore per i ritratti è nato quando ero molto piccola. Ricordo un viaggio in aereo insieme alla mia famiglia, avrò avuto 7-8 anni. Per far passare il tempo mia madre mi diede un foglio e dei pennarelli e io le feci un ritratto. Non so quanto fosse credibile (probabilmente per niente), ma quello è stato il mio primo ritratto in assoluto. Da lì ho iniziato a disegnare per svago e poi al liceo ho cominciato ad appassionarmi di arte e illustrazione e ritrarre con più costanza, prima solo a matita e poi in digitale.

483941_411525235549344_717690035_nDa quanto tempo?

A 14 anni ho iniziato a riprodurre quadri con matite colorate, poi semplicemente a ritrarre a matita e china. Dai 17 ho iniziato ad usare Photoshop sui disegni scannerizzati.

Che soggetti scegli? Perché?

Inizialmente rappresentavo solo amici e conoscenti. Poi ho iniziato a farlo per lavoro (lavoro è una parola grossa, ma c’è chi mi commissiona qualcosa) e quindi anche sconosciuti. Sono due cose che però vanno scisse. Diciamo che i ritratti su commissione li svolgo con uno spirito diverso. I miei soggetti preferiti sono persone con cui ho un legame sentimentale, che sia amore, amicizia o ammirazione. A volte ho chiesto a qualcuno di farmi da soggetto se ritenevo il suo volto e il suo sguardo interessanti.

1382044_573384346030098_986800158_nCome operi per la realizzazione dei lavori?

Per un ritratto cartaceo, stampo la foto solitamente su A4 e poi faccio una semi-griglia sul foglio che mi aiuta a rispettare le proporzioni. Per il digitale è più facile, tengo la foto aperta al computer mentre lavoro su Photoshop con la tavoletta grafica. La seconda tecnica è quella che ho imparato ad apprezzare maggiormente, anche se i fan della tradizione non si troveranno d’accordo. L’effetto finale mi soddisfa di più.

Hai mai pensato di dedicarti alla pittura, alla scultura o a qualche altra forma d’arte?

Quando ero piccola facevo castelli di cartapesta, non conta vero?!

Speri in una reazione particolare dell’osservatore di fronte ai tuoi disegni?

Uso una frase che può sembrare scontata, ma è davvero quello che penso. Quando disegno lo faccio più per me stessa, non è un’attività che spero si trasformi in un lavoro anche perchè sono consapevole di quanti artisti (veri) esistano al mondo, più validi di me, ma è una cosa che mi rilassa e mi appaga. Quindi non spero in particolari reazioni da parte dall’osservatore, anche se ovviamente mi rende felice sapere che a volte riesco a suscitare reazioni positive. Molti mi dicono di essere affascinati dal mio tratto o dall’uso che faccio del colore. Io non so definire nè l’uno, nè l’altro, ma li uso entrambi nel modo in cui mi permettono di comunicare al meglio come vedo in quel momento il volto che rappresento. Il resto è interpretazione personale.

10469932_685245854843946_674122154_nChe cosa cerchi di esprimere nei tuoi lavori?

Probabilmente il modo in cui vedo la persona che rappresento, il sentimento che mi lega (o mi slega, a volte) a lei, l’emozione che il volto da solo, in una foto, non comunica pienamente.

Cos’è per te l’arte, come mondo in generale?

Prossima domanda? Scherzo, ma questa è una di quelle domande che odio, come “Qual è il tuo film preferito?” o “Che cos’è l’amore?”. L’arte, nella più retorica delle sue definizioni, è la comunicazione di un concetto o sentimento attraverso espressione libera, che si concretizza in forme bidimensionali, tridimensionali o astratte. Insomma, più didattica di così?!
 

10485596_685246221510576_1892826119_nCos’è invece per te la tua arte e come la vivi?

La mia arte per me è quello che si può dedurre da ciò che vi ho già raccontato. E’ la traduzione in segno di quello che immagino, è parte del sentimento che ho verso la persona che ritraggo ed è un momento che dedico a me stessa.
 
Ringrazio infinitamente Sara, per avermi concesso quest’intervista e l’opportunità di conoscere di più la sua passione!
Fate assolutamente un salto nella sua pagina Facebook I ritratti di Sara.
 
Marta Goldin