Ritorniamo a parlare un po’ di novità in campo artistico e di artisti talentuosi, non solo internazionali, ma soprattutto italiani. Writers, designers, illustratori, pittori, scultori e artisti che dedicano il loro tempo alle loro passioni. In questo numero vi presento Andrea, giovane Graphic Designer di Roma, che con piacere c’ha dedicato un’intervista per raccontarci un po’ di sè e del suo modo di fare arte.
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Ciao Andy, è un piacere dedicarti un articolo nel nostro giornale! Presentati un po’ ai nostri lettori!
Ciao Marta, innanzi tutto vorrei salutare tutti i lettori di “Estensione” e ringraziarti per lo spazio che mi hai concesso! Mi chiamo Andrea, in arte Andy Green, ho 26 anni e lavoro come Graphic Designer a Roma.
Quando ero piccolo leggevo decine di fumetti. Ero innamorato della narrativa di Dino Buzzati, dei romanzi di Emilio Salgari e dei libri fantasy in generale. La mia passione per l’arte visiva si è perfezionata con il passare degli anni. Ho iniziato collezionando poster e locandine dei concerti punk della mia città. Tutte le “opere” che creo sono frutto del mio grande amore per il disegno vettoriale.
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da quanto tempo ti dedichi a questi tuoi progetti?
Avevo 17 anni quando iniziai a utilizzare la mia prima versione di Photoshop per colorare i disegni che precedentemente scannerizzavo.
Le figure che rappresento sono semplici proiezioni di situazioni, storie o racconti che vivo nel quotidiano: amici, sconosciuti, smorfie o espressioni. Spesso rimango affascinato dalle persone che vedo per strada. Non ho un mezzo di trasporto privato ed utilizzando i mezzi pubblici riesco a catturare con gli occhi le scene che più mi colpiscono della vita altrui.
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Collabori con qualche altro artista?
Collaboro con diversi artisti: mi piace il confronto e lo scambio reciproco di informazioni, penso sia un grande elemento di arricchimento.
Non mi definirei così, lascio il writing ai veri writers! Utilizzo la tecnica dello stencil e della “poster art” per rappresentare alcune delle mie idee (tecniche che derivano dal mondo del writing). Amo lasciare alcuni miei lavori per strada, alcuni mi definiscono uno street artist e non mi dispiace.
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Perché realizzi determinate illustrazioni? Speri in una reazione particolare dell’osservatore di fronte a queste?
Una semplice “reazione” è sufficiente. Viviamo in un mondo in cui sognare è diventato un lusso per pochi eletti, bramiamo il culto della velocità e del potere, dimenticandoci della bellezza che ci circonda. Provocare una reazione in chi osserva una tua “traccia” penso sia una delle più grandi soddisfazioni che un artista possa provare.
Un pensiero, un’idea o semplicemente uno stato d’animo. Momentaneo, mai eterno.
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Cos’è per te l’arte, come mondo in generale?
L’arte contemporanea è diventata a tutti gli effetti un sistema, con i suoi pro e contro. Si può accettare la cosa o altrimenti indignarsi e combatterla. Ogni artista vive questo rapporto con l’arte in maniera diversa.
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Cos’è invece per te la tua arte e come la vivi?
Per me fare arte significa tradurre delle idee attraverso le immagini. Come dice Baudelaire: ” L’arte è la domenica della vita“.
Qui potete trovare il suo sito e la sua pagina Facebook. Mi raccomando, dateci assolutamente un’occhiata!
Ringrazio Andy, per il tempo che ha dedicato sia a me che ai lettori di “Estensione”!
Marta Goldin
Grandissimo artista, mi piace molto l’intervista bravi!!!!
Grazie mille;)
Vedo spesso le opere di Andy a Roma, è molto timido ma prima o poi avrà la fama che merita!
Un abbraccio alla redazione di estensione
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