Dal primo Giugno 2013, Venezia ospita la cinquantacinquesima Esposizione Internazionale d’Arte, con il tema de “Il Palazzo Enciclopedico” proposto da Massimiliano Gioni, il più giovane organizzatore e curatore della Biennale, nuovo emergente nel campo della critica artistica. Nella sua carriera è stato caporedattore della rivista Flash Art a New York dal 2000 al 2003 e nel 2006 ha collaborato alla 4a Biennale di Berlino.
Oltre alle consuete esposizioni dedicate ai vari artisti internazionali, questa iniziativa si rivolge con uno speciale progetto a Università, alle Accademie di Belle Arti e agli Istituti di Formazione Superiore. Negli spazi allestiti, possono essere realizzate visite utili alle varie attività didattiche e progettuali grazie al progetto Biennale Sessions. Viene anche organizzata una nuova iniziativa, chiamata Meetings on Art, che concede al pubblico una serie di incontri e conversazioni con l’artista autodidatta Marco Paolini.
Il percorso che va a formare l’intero Palazzo Enciclopedico è formato dal Padiglione Centrale dei Giardini e dall’Arsenale, ricchi di opere appartenenti allo scorso secolo fino ad arrivare alle idee e alla modernità d’oggi, con artisti contemporanei e affermati. In tutta l’esposizione sono inclusi più di 150 artisti da 37 nazioni differenti, che hanno voluto partecipare al progetto artistico e anche il Padiglione Italia dedicato al nostro Paese. Vi sono anche 88 Partecipazioni Nazionali con 10 paesi presenti per la prima volta, comprendendo anche 47 Eventi promossi da enti e istituzioni, organizzati in altre sedi all’interno della città.
Nello spazio dell’Arsenale troviamo l’esposizione di opere che cercano di soddisfare i desideri della conoscenza, mostrandoci il potere che può avere l’immaginazione. Le varie stanze ci presentano, oltre alla pittura e alla scultura, anche installazioni video, audio e fotografiche che mirano all’interazione con lo spettatore. L’arte non è necessariamente legata alle rappresentazioni su tela o alla lavorazione manuale di un qualsiasi materiale plastico, ma l’oggetto artistico proposto come opera può essere realizzato in tutt’altro modo, con vari materiali, con elementi ripresi dalla vita quotidiana, con filmati, per dar vita ad un’opera fuori dagli schemi. L’inera mostra punta al catapultare la mente dello’osservatore in un ambiente e in una dimensione totalmente differenti da quelli convenzionale, che sempre siamo abiutuati a vedere.
Dal Padiglione Centrale dei Giardini si apre con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav Jung, circondata dagli altri 29 padiglioni appartenenti ai paesi partecipanti. Qui, i vari artisti sfruttano le loro conoscenze in campo artistico cpme mezzo di osservazione nei confronti di molte problematiche riguardanti svariati temi attuali, come lo spreco della società, la complessità della mente umana, l’impotenza dell’uomo nei confronti della natura, spesso lasciando intuire la loro posizione nei confronti di questi argomenti. Puntano alla comunicazione dell’arte stessa. Dalla Spagna alla Finlandia, alla Russia al Venezuela, seguiti poi dagli Stati Uniti, dal Giappone… Tutte le esposizioni diventano un gioco di sperimentazione, un gioco di forme e di colori, di pensieri e di critiche nell’incontro fra le ultime tendenze che tensono a sollecitare lo spettatore, la sua creatività.
Una mostra che ci presenta le varie sfacettature della pittura, della scultura e dell’arte applicata al campo multimediale, lasciate alle libere interpretazioni degli artisti, che a loro volta cercano di sprigionare nella mente dello spettatore riflessioni e nuove idee. Il trattare temi contemporanei e le svariate forme in cui il prodotto artistico ci viene proposto, dalle più consuete alle più eccentriche, dimostrano che l’arte può essere vissuta appieno in qualsiasi sua forma e rappresentazione.
La Biennale di Venezia (sia nello spazio dei Giardini che quello dell’Arsenale) sarà visitabile sino al 24 Novembre 2013.
Marta Goldin