La disputa tra il negozio online di Amazon e l’editore Hachette è ormai di dominio pubblico da qualche mese ma ha acquisito i caratteri di una vera e propria battaglia da qualche giorno tramite la stesura di una lettera.
E’ una lettera di protesta, quella pubblicata domenica 10 agosto in una pagina del New York Times, firmata da più di 900 autori che si sono schierati tutti contro la società di Amazon, la quale secondo l’editore Hachette sta cercando di limitare le vendite dei loro libri.
Ma ora andiamo a fondo e cerchiamo di capire quali sono vere motivazioni di questo contrasto.
A quanto pare lo scontro è nato per il prezzo degli e-book che vengono venduti da Amazon e che secondo la casa editrice vengono eccessivamente scontati riducendo al massimo il profitto dell’editore stesso. La cosa funziona in questo modo: gli e-book sono presentati ai rivenditori, in questo caso ad Amazon, con un certo prezzo a cui si può applicare uno sconto (massimo del 30 per cento).
Dunque lo sconto applicato non è stato di gradimento da parte della casa editrice Hachette, del gruppo francese Lagardère e da qui i vari litigi con la più grande società di e-commerce del mondo.
Di che cosa è imputata Amazon, per la precisione?
A sentire Michael Pietsch, amministratore delegato di Hachette, la società online sta cercando in tutti i modi di boicottare le vendite e le pre-vendite di alcuni libri pubblicati dall’editore in questione. Stiamo parlando di autori famosi quali: J. K. Rowling, James Patterson, Michael Connelly, Adam Brookes, Nicholas Sparks. A sostenere la tesi di Pietsch è anche la scomparsa delle edizioni tascabili e i continui ritardi durante le consegne.
Ed è proprio tramite una lettera, costata 104 mila dollari (circa 77 mila euro), che tantissimi autori si sono uniti in questa battaglia per, riportando proprio le parole di Pietsch:
“Trovare una soluzione a questa difficile situazione, la migliore per gli autori e il loro lavoro, e quella che tutela la nostra possibilità di sopravvivere e crescere come casa editrice che mette al centro gli autori.”
La lettera è indirizzata in modo generico “Ai lettori” e si può trovare all’indirizzo www.authorsunited.net, ed esorta tutti coloro che la leggono a scrivere a Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon, in modo da fargli sapere cosa ne pensano i lettori di questa vicenda, le loro sensazioni, i loro pareri. Parallelamente Amazon non si è tirata indietro e ha pubblicato pure lei una lettera disponibile all’indirizzo www.readersunited.com.
Guerre mediatiche a suon di lettere e parole, e tu cosa ne pensi?
Andrea Pitton